Bologna Fc news, ecco Inzaghi: "Pronto a dare il massimo" / FOTO

Il tecnico pensa in grande: "Ho sempre giocato per vincere, a Saputo ho detto: nel giro di qualche anno voglio arrivare in Europa League". E non vede l'ora di sfidare il fratello Simone

Bologna Fc, Inzaghi al Dall'Ara (FotoSchicchi)

Bologna Fc, Inzaghi al Dall'Ara (FotoSchicchi)

Bologna, 14 giugno 2018- Capelli a caschetto, fisico ancora atletico ed asciutto a dispetto degli ormai sei anni senza giocare a livello professionistico, e quello sguardo furbo e vivace che sfoggiava sempre prima di sorprendere le difese avversarie. Ecco finalemente il ritratto dell'allenatore "Fire e desire" tratteggiato a maggio dal presidente Joey Saputo che ha preso ufficialmente i contorni di Filippo Inzaghi.

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Il neo tecnico rossoblù, a Bologna da appena due giorni, sa subito le giuste corde da toccare per riaccendere l'entusiasmo di una tifoseria, con cui ieri svela aver avuto un colloquio, che lo ha perso per il deludente rendimento della squadra: "L'unica cosa che non mi manca è il fuoco -dice subito -. Ho sempre giocato per vincere e adesso voglio sempre il massimo. Vedo Bologna come una cosa stupenda che mi è successa".

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E parte del suo fuoco lo trasferisce immediatamente dalla sala stampa dello stadio Renato Dall'Ara, tirando fuori quelle due paroline magiche che in una coppia sono "Ti amo", ma nel tempio del calcio bolognese sono Europa League: "Se mi avessero proposto 10 anni di contratto - ammette con il sorriso - avrei firmato subito. Desideravo questa società per tanti motivi e secondo me si può fare qualcosa di importante qui perché c'è tutto. Bologna l'ho sempre cercata anche da giocatore, il club era sulle mie tracce prima di andare all'Atalanta - svela il retroscena -, adesso sono qui e sono molto felice. Martedì - aggiunge - ho sentito il presidente Saputo, persona straordinaria che mi ha trasmesso ancora più voglia di lavorare, e al quale scherzando ho detto che nel giro di qualche anno voglio arrivare in Europa League".

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Non vuole "vendere fumo" - come dice lui stesso - e per questo non promette risultati quello che però promette è che la sua squadra darà sempre il massimo: "Chi non pensa che Bologna sia qualcosa di magico con me non giocherà; per ottenere risultati bisogna pedalare ed allenarsi ed io voglio giocatori che siano su questa linea. Per allenare bene ci vuole una grande società, una grande piazza e qui ci sono entrambe. L'ossatura della squadra è buona e noi lavoreremo per far rendere al massimo i giocatori, poi vedremo quello che arriverà. Voglio che i dirigenti siano orgogliosi di me e che la gente sia orgogliosa della squadra. Bologna - aggiunge ancora - deve essere vista come l'occasione della vita. Questo voglio che i giocatori lo capiscano ed io darò l'esempio essendo il primo ad arrivare e l'ultimo ad andare via. Per conquistarsi una struttura così, nella quale quasi quasi dormirei, ed una società così bisogna pedalare. Come lo dicevo al Milan, lo ripeto adesso, qua non manca niente. Penso che lo capiranno in fretta e vorranno tenersi stretto".

L'occasione Filippo Inzaghi se l'è conquistata grazie alle due stagioni a Venezia con l'ex Tacopina, bagnate da una promozione dalla C alla B, e dalla conquista dei play off di B, e non vuole farsela sfuggire. Per questo motivo lui non vuole parlare di moduli prima di aver avuto la rosa sottomano: "Da allenatore voglio far rendere al meglio i miei giocatori e voglio cercare di vincere, poi che questo voglia dire giocare meglio degli altri o lottare su ogni pallone lo vedremo. L'emblema di questo è l'Atletico Madrid che non è stupendo da vedere ma che vince".

Lui cercherà di essere un allenatore onesto "io seguivo gli allenatori onesti-ricorda" e di essere uno psicologo per i suoi ragazzi. La base della squadra già lo soddisfa e sul mercato si cercherà ancora di rinforzarla: "Pensiamo tutti noi che la rosa abbia reso meno delle sue potenzialità nell'ultimo campionato e con giocatori che possono crescere molto. C'è bisogno di certezze e io proverò a darne. Si vince con un giusto mix di vecchi tosti e giovani bravi che qui abbiamo. Ovviamente per ai giovani bisogna lasciare tempo e concedere qualche errore". 

Il ritorno in serie A per Inzaghi significa anche lo scontro con il fratello Simone: "Lo sento 6-7 volte al giorno-dice. Speriamo la pallina sia incandescente e che alla prima si giochi Bologna-Lazio. Sarebbe bello incontrarlo subito. Simone è uno dei migliori tecnici d'Europa e io ho da imparare da lui". Quello che sicuramente non deve imparare è come parlare a Bologna, bisognosa di sentire parole cariche di entusiasmo.

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