Bologna Fc news, ecco Santander. "La mia grande occasione"

L'attaccante è il primo paraguaiano della storia rossoblù: "Penso solo a fare gol". Ora sta smaltendo i postumi di un intervento, tra due settimane lavorerà col gruppo

Di Vaio e Santander (Bfc)

Di Vaio e Santander (Bfc)

Pinzolo, 7 luglio 2018 -  A Pinzolo non sarà possibile capire che giocatore sia Federico Santander, ma il primo paraguaiano della storia del Bologna sembra pronto a cogliere la grande occasione della sua carriera. Prima dovrà smaltire i postumi di un intervento, la rimozione di una vite dalla tibia destra, che lo sta costrigendo a lavorare a parte in questa fase iniziale del ritiro e che dovrebbe richiedergli quindici giorni per poter ricominciare a lavorare nel gruppo.

“Sono molto contento di essere al Bologna, me ne ha parlato molto bene Antonsson che ho avuto come compagno al Copenaghen”, le prime parole del centravanti sudamericano che in carriera ha giocato anche nel Tolosa, nel Guaranì, nel Racing Avellaneda e nel Tigre, in Argentina.

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“So che qui c’è una tifoseria tranquilla, ma capace di farsi sentire alle partite, calda come in Argentina. Sono un attaccante che preferisce stare in area, ma sono pronto a giocare per la squadra e non mi interessa con quale modulo giocheremo, l’importante è fare gol. Il mio idolo da ragazzo era il Fenomeno, Ronaldo, e poi Ibrahimovic. So che anche Inzaghi era un grande attaccante, ma non abbiamo ancora potuto parlare molto. Fuori dal campo sono uno tranquillo, mi piace stare con la famiglia. E l’asado”.

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Santander non è nato attaccante: “Giocavo davanti alla difesa, poi durante un torneo in Brasile si fece male un attaccante, il mister mi provò in avanti e segnai due gol. Da allora ho sempre fatto la punta. Qualche anno fa, dopo un torneo di Viareggio, l’Inter mi chiamò e mi tenne in prova per una  settimana, poi tutto finì lì. Arrivo in uno dei campionati più importanti a 27 anni, quando ero andato al Tolosa ero troppo giovane e non andò bene, stavolta mi sento più maturo dopo aver giocato anche nel Copenaghen”.

Il resto del gruppo intanto lavora in campo: stamattina un paio d’ore abbondanti di fatiche nella palestra mobile che il Bologna ha portato in quota e poi prove di movimenti offensivi e difensivi, a gruppi separati. Alle 17,30 il secondo allenamento.

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