Bologna Fc, Roberto Donadoni. "Spero che Verdi resti"

Il mister sull'interessamento del Napoli per il numero 9. "Ma per me sarebbe impossibile rinunciare alla chiamata di una big". Le probabili formazioni con il Torino

Un abbraccio tra Donadoni e Verdi (foto Schicchi)

Un abbraccio tra Donadoni e Verdi (foto Schicchi)

Bologna, 5 gennaio 2017 - Voci di sottofondo che si intrecciano con quelle in primo piano. Rumori di mercato di gennaio che fanno da interferenza all'argomento principale del calcio giocato. Domani alle 12,30 all'Olimpico di Torino il Bologna affronterà i granata del neo allenatore Mazzarri.

Ma a tenere banco è il forte interessamento del Napoli per il numero 9 rossoblù: "Verdi? - dice Roberto Donadoni alla vigilia del match - io penso di tenerlo, ma tutto dipenderà da Simone e dalla sua voglia di dimostrare in un senso o nell'altro; da allenatore del Bologna voglio tenerlo, ma se mi estraneo dico che per me sarebbe impensabile rinunciare a una grande squadra". Il suo pensiero corre al giorno del suo trasferimento dall'Atalanta al Milan, che vinse la concorrenza della Juventus, e ai giorni che hanno preceduto la conclusione della trattativa: "Quando sento che queste voci possono disturbare - aggiunge il tecnico bergamasco - mi viene da sorridere. Io per mentalità personale, se so di essere cercato da Milan o Juventus, sono portato a dimostrare di valere quell'interessamento raddoppiando le energie".

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Verdi che ha superato l'affaticamento muscolare che lo aveva fermato mercoledì, nell'anticipo di pranzo di domani sarà dunque un punto di forza del suo Bologna. Bologna che però è chiamato a fare anche lui un salto di qualità in futuro: "Adesso - afferma il mister - è innegabile che il Bologna non sia il Napoli, la Roma, l'Inter ma è chiaro che io voglio essere l'allenatore del Bologna che compete alla pari con queste grandi. In questo campionato, tolte le prime 6/7, penso che possiamo giocarcela con tutte e la posizione finale dipenderà dalla nostra voglia". Voglia che domani assieme a Verdi dovranno mettere in campo tutti e 11 i rossoblù.

LE PROBABILI FORMAZIONI: In avanti con Verdi dovrebbero giocare Destro e Palacio, ma da non escludere il cambio modulo con un terzetto dietro all'unica punta, cosa che darebbe una maglia da titolare anche a Di Francesco. A centrocampo rientrerà dalla squalifica Poli, impiegato con Pulgar e Donsah in caso di centrocampo a tre o con il solo cilena in caso di mediana a due.

In difesa infine potrebbe scoccare l'ora di Cheick Keita al posto dello squalificato Masina: "Lui non ha mai giocato ma da qualche parte si deve cominciare - commenta Donadoni, che però non dà certezze -. Le alternative negli esterni di difesa sono Torosidis, ancora debilitato dalla sindrome influenzale, Krafth e Mbaye". Il Bologna dovrà rinunciare anche a Domenico Maietta che non ha svolto l'allenamento di rifinitura di oggi e non partirà per Torino a causa di una sindrome influenzale.

Se il Bologna ha grande scelta in attacco il Torino invece dovrà far fronte alle pesanti assenze di Belotti e di Ljajic: "Belotti - afferma Donadoni - l'anno scorso ha fatto la differenza a suon di gol, ma le assenze pesanti spetta a noi trasformarle in un vantaggio perché al posto di questi giocatori giocheranno dei loro compagni motivati a fare bene". Attenzione dunque, ma il destino di domani il Bologna ce l'ha nelle sue mani. 

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