Bologna Fc, Di Vaio: "Il ritiro dopo Crotone? Le partite vanno interpretate diversamente"

Così il club manager rossoblù alla presentazione del progetto Bfc senza barriere, la scuola calcio per ragazzi disabili adottata dal Bologna

Marco Di Vaio con Daniele Corazza e Giovanni Grassi (FotoSchicchi)

Marco Di Vaio con Daniele Corazza e Giovanni Grassi (FotoSchicchi)

Bologna, 11 aprile 2018- “La sconfitta di Crotone ci ha dato fastidio. Mi auguro che i ragazzi siano arrabbiati; andare in ritiro non piace a nessuno ma è conseguenza del modo in cui è stata interpretata la gara con il Crotone. L'obiettivo è che la squadra prenda coscienza del momento e del fatto che le partite vanno interpretate in maniera diversa rispetto all'ultima”. Marco Di Vaio non ha ancora digerito la prestazione della Prima squadra in terra crotonese e si augura che, già domenica pomeriggio contro il Verona, il Bologna mostri una reazione d'orgoglio per dare il là ad un finale di stagione più soddisfacente.

In attesa di vederlo sul campo del Dall'Ara, l'orgoglio è già presente e si manifesta nelle parole del club manager rossoblù che questa mattina assieme al responsabile del Settore Giovanile Daniele Corazza e al Presidente di Edu In-Forma(Zione) Renzo Cerè Bologna Giovanni Grassi ha presentato la nascita del progetto BFC Senza Barriere. “E' un grande giorno e siamo molto contenti e fieri - dice Di Vaio - perché questa è un'iniziativa nuova che permette a ragazzi e ragazze con disabilità di far parte del mondo Bologna”.

In sostanza la società rossoblù adotta la scuola calcio Edu In-Forma(Zione), la prima nata due anni fa a Castel San Pietro, dove ora giocano già 15 ragazzi, sotto il patrocinio dell'Associazione Italiana Allenatori di Calcio, e poi ampliata al centro sportivo Barca di Bologna dove ne giocano già altrettanti. I ragazzi di ogni fascia d'età giocheranno con il materiale ufficiale del club, mentre gli allenatori del settore giovanile del Bologna collaboreranno con gli istruttori della scuola calcio organizzando momenti di integrazione in campo tra i ragazzi delle due realtà.

“Domenica - aggiunge Daniele Corazza- ci sarà un'iniziativa allo stadio, in cui i ragazzi indosseranno la maglia del Bologna e fra circa un mese faremo anche una giornata al Villaggio senza barriere. A noi - sottolinea - piace fare le cose concrete; prima di cominciare abbiamo riflettuto per poi portare avanti questo messaggio di crescita per i nostri ragazzi. Il futuro del calcio deve essere improntato anche su iniziative non calcistiche; dobbiamo dare anche altri valori oltre a quelli sportivi”.

Oltre all'esperienza al Dall'Ara “ci saranno- spiega Di Vaio- collaborazioni con la Prima squadra, visite allo stadio, al centro sportivo di Casteldebole e- ribadisce- allenamenti integrati”.

“Gli allenamenti dei nostri ragazzi- spiega Giovanni Grassi che da Presidente Aiac della Provincia di Bologna ha studiato bene assieme agli altri allenatori come impostarli - sono tradizionali. Ci sono momenti di gioco, partite in cui non manca di certo l'agonismo e la competizione: infatti non accettano molto volentieri le sconfitte. Essere adottati da un importante club professionistico come il Bologna, che ha voluto impegnarsi anche nel sociale, è molto importante. E' una cosa molto bella; tutti sono amici delle persone con disabilità, ma portare i ragazzi in campo ad allenarsi con gioia non è così facile. Il nostro progetto- ci tiene a sottolineare- funziona grazie al volontariato”.  

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