De Leo
Bologna, 22 settembre 2019 – “C’è rammarico, nel momento in cui avevamo trovato la quadra, sviluppando il nostro modo di giocare, abbiamo sciupato il match point, mentre loro hanno chiuso la partita. Indipendentemente dal risultato meritavamo di raccogliere un punto. Non siamo stati bravi a interrompere la ripartenza di Veretout: facciamo ammenda, ci servirà per il futuro”.
Questo il pensiero di De Leo, tattico di Mihajlovic, al termine della partita che i rossoblù hanno perso all’ultimo secondo (foto) contro la Roma, con il gol di Dzeko nel recupero che ha gelato il Dall’Ara. Gol che nasce da una chiamata dell’arbitro che ha fatto infuriare i padroni di casa: “Sulla protesta finale è stato concitato il motivo dell’assegnazione del fallo, ma vorrei rivederlo. Nemmeno l’arbitro è stato troppo chiaro sull’interpretazione".
L’attenzione va poi sui gol incassati dai suoi: “Il primo? Mi rammaricherei più su come è nato il fallo, in quello dobbiamo migliorare. Sul secondo gol ci sono errori tecnici che vanno valutati. L’azione finale? Eravamo in sei contro quattro, un processo di crescita deve portarci a gestioni smaliziate dei momenti, magari un fallo tattico. Questo è mancato, non possiamo consentire a un giocatore di fare 40 metri in conduzione di palla. Alla fine nemmeno l’arbitro è stato troppo chiaro sull’interpretazione”.
Preoccupa anche la situazione relativa a Dijks: l’olandese ha riportato una contusione all’emicostato destro che andrà valutato nella giornata di domani, quando il Bologna si ritroverà a Casteldebole per l’allenamento.
Una sconfitta che brucia quella di oggi, con Mihajlovic che si è confrontato con la squadra sia nell’intervallo che a fine gara: “Se abbiamo perso e torniamo a casa col rammarico significa che non abbiamo fatto benissimo; Sinisa lo abbiamo sentito anche a fine gara, era rammaricato, perché la parte finale con più malizia ci avrebbe portato a parlare di un’altra partita. Resta concentrato su ciò che potevamo fare meglio”.
In mixed zone si sono invece presentati Mattia Bani e Nicola Sansone, con il difensore che ha così commentato la gara: “Siamo arrabbiati, questo lo dice lunga sulla prestazione. C’è rammarico perché anche personalmente il pareggio mi andava stretto, dobbiamo ripartire subito, mercoledì c’è il Genoa e dobbiamo andare avanti. Sul finale non ci ho capito niente, mi fermo a ciò che ricordo, credevo avesse fischiato punizione per noi. La prestazione però rimane. La squadra ha dimostrato di sapersela giocare, questo ci deve dare morale. Io sono qua per mettermi a disposizione, il mister, quando mi chiamerà, cercherò di dare il meglio”.
Questa invece la lettura del match di Sansone, oggi al suo secondo sigillo in campionato: “Siamo più arrabbiati che amareggiati. Vorrei rivedere il fallo di mano fischiato a Santander. A parte questo la Roma è stata cinica ma non meritava di vincere questa partita: ha giocato bene soprattutto nel primo tempo e abbiamo sofferto, ma siamo riusciti a reagire bene dopo il gol di Kolarov. Abbiamo anche avuto più occasioni per passare in vantaggio. Poi c’è stato l’episodio finale, sul quale dovevamo farci trovare più attenti. Vogliamo sempre vincere le partite, soprattutto in casa. Pensiamo subito alla trasferta di Genova”.
Queste invece le dichiarazioni di Paulo Fonseca, allenatore della Roma: “Oggi era importante vincere, abbiamo dominato a lungo la gara e la squadra ha dimostrato di voler vincere fino all’ultimo la partita. Credo che lo abbiamo meritato. Al fischio finale ho visto Medel protestare contro la nostra panchina, ho cercato di calmarlo. L’arbitraggio? Non solo solito commentarlo, anche loro possono sbagliare. Mi pare che oggi l’arbitro abbia commesso qualche errore, la maggior parte a nostro sfavore. Se fosse finita in parità sarebbe stato un risultato accettabile, non volevo dire che siamo stati molto migliori del Bologna, ma che abbiamo dominato per larghi tratti la partita”.
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