Bologna Fc mercato, Sabatini 'ufficializza' Tomiyasu

Il nuovo 'dg', con una battuta, lascia intendere l'ingaggio del difensore giapponese. Su Orsolini: "Vogliamo tenerlo". Sull'avventura in rossoblù: "Essere qui? La scelta migliore"

Claudio Fenucci e Walter Sabatini (FotoSchicchi)

Claudio Fenucci e Walter Sabatini (FotoSchicchi)

Bologna, 18 giugno 2019 – “Perché la cravatta? Per me è un giorno di festa, ho deciso di vivere la mia vita dentro una bolla di gioia e questa è la mia scelta migliore. Bologna è la città più indicata per vivere bene. Saputo con me è stato molto generoso. Non sono un 'guru', amo le cose plastiche e tangibili della vita, ma sono infallibile come un guru”. Prime decise parole quelle di Walter Sabatini, neo coordinatore delle aree tecniche di Bologna e Montreal Impact, i due club di Joey Saputo, che alla presentazione ufficiale ha sfoggiato una cravatta con il ricamo dello scudetto del Bologna. “Mi ha convinto la cavalcata degli ultimi mesi, è stata dirompente. Mi sono sentito tifoso”.

Una sfida, quella a tinte rossoblù, che Sabatini definisce come “una finale, un po’ melodrammatica ma emotivamente è così, voglio ottenere grandi cose qui e subito. Ho molto rispetto per Bigon, non è un atto dovuto, io faccio il suo mestiere anche se ho un ruolo un po’ sfumato. So perfettamente che significa quando le cose non funzionano, lui viene da un’esperienza difficile da sopportare, ho trovato un uomo sereno. Lavoreremo perfettamente”.

Un Bologna, quello che trova Sabatini, che ha in Mihajlovic un comandante sul quale fare sicuro affidamento: “Sinisa è un allenatore che trasmette adrenalina ai giocatori, la sua permanenza a Bologna è un’assicurazione sulla vita per tutti noi. Arriveranno giocatori che integreranno dei reparti, alcuni giovani, altri meno, la rosa sarà rivisitata senza grossi stravolgimenti, i sacrifici sono già stati fatti”.

Il punto sul mercato lo fa personalmente l’ex Sampdoria: “Orsolini? Assoluta volontà di tenerlo qui. domani scadono i termini per il riscatto, poi andranno rinegoziati. Per Pulgar ci sono problemi di numeri e negoziazione, dobbiamo sentire il mister, è uno di quelli che vorrà sicuramente tenere. Ha segnato in Copa America, no? Chi lo marcava, il nostro centrale di difesa, Tomiyasu? (ride, ndr). Non saremo tonti sul mercato. Arriveranno calciatori di talento, Lyanco purtroppo non lo possiamo avere, il mister faceva affidamento sulla sua conferma”.

E il rapporto con Joey Saputo? “Con lui ho avuto il piacere di pranzare, mi è piaciuto molto: è un grande presidente. Penso che ci debbano essere professionalità e serietà in un gruppo di lavoro tali da permettere a un presidente di non essere sempre presente”.

Ma ci si chiede anche da dove arrivi questo affetto smisurato che Sabatini prova per la città di Bologna: “Nel 1964 seguivo tutte le vicende giornaliere del Bologna. Bernardini era la luce, ho avuto la fortuna di conoscerlo tanti anni dopo. Sono un romantico del calcio, se vengo a Bologna voglio queste cose, non voglio la gioia solitaria. Sono stato un mese a contatto con l’aldilà (è stato in coma per una malattia, ndr), quando mi sono svegliato ho detto ‘calma, voglio prendermi le mie cose’ e voglio farlo a Bologna. La gente va allo stadio sperando di vedere un giocatore capace di grandi cose, che accende illusioni. Voglio questo per me e per Bologna”.

Le chiusure sono su Destro (“Gli ho voluto un bene esagerato, di ciò che gli è successo a Bologna un pochettino me ne vergogno, ha perso slancio e cattiveria; è un calciatore forte, il Bologna non lo butterà via”), su una delle sue grandi tentazioni (“Mi manca fumare due, tre sigarette, ma ho fatto un patto con mio figlio”) e sul suo prossimo futuro tra i portici della città (“Voglio essere un uomo di Bologna, essere riconosciuto come un cittadino e non come un direttore tecnico”).

Parola anche a Claudio Fenucci, che nel presentare Sabatini ha spiegato il ruolo che andrà a ricoprire tra Bologna e Montreal: “Free 2 Be Holdings nasce per migliorare le sinergie in ambito sportivo tra i due club, è stata creata perché le sfide che ci attendono in Europa saranno difficili. L’attività di Walter sarà di supervisione, i responsabili del club manterranno i loro ruoli, Bigon è il direttore sportivo del Bologna, si coordinerà con Sabatini ma rimarrà in piena autonomia nel suo ruolo. Gli obiettivi calcistici di questa stagione sono in primis di migliorare la squadra e di lottare per posizioni diverse, Joey Saputo si aspetta un cambio di marcia rispetto agli ultimi quattro anni e ha messo a disposizione risorse finanziarie, questo richiederà uno sforzo amministrativo. Ci siamo detti di cercare una persona che potesse dare un impulso allo sviluppo. Avere lui qui è una grande opportunità per lui è un modo di stare insieme ad amici e persone”.

E sulla possibilità che a Bologna e Montreal si aggiungano anche altre squadre: “L’idea è che nel tempo si possano aggiungere altre partecipazioni per avere una base più ampia per costruire un percorso di formazione dei calciatori. Non c’è al momento la possibilità di acquisire club in Europa”.  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro