Bologna Fc, Joey Saputo. "Il nuovo allenatore deve avere il fuoco dentro"

Il presidente detta la linea. "Continuo a investire, ma dobbiamo consolidare la squadra" E su Simone Verdi. "Non posso garantire che resterà"

Joey saputo e Claudio Fenucci (foto Schicchi)

Joey saputo e Claudio Fenucci (foto Schicchi)

Bologna, 25 maggio 2018 -  Rivoluzioni estive non ce ne saranno. Dopo la stagione definita da lui stesso "deludente" Joey Saputo ha usato la mannaia solo con l'allenatore esonerato Roberto Donadoni, ringraziato e salutato dal Presidente come "tecnico di primissimo livello ma a fine ciclo nonostante l'impegno e la professionalità profuse", ma le colpe della stagione non dovranno ricadere solo sul bergamasco e sul suo staff.

"Dal Presidente in giù tutti hanno responsabilità e nessuno di noi è soddisfatto - afferma -. Il progetto di sviluppo e rilancio del Club sta procedendo come da programma. Il core business è il calcio, ma la nostra visione imprenditoriale ci dice che non si potrà essere sviluppo sul campo senza avere un'azienda solida, funzionale e stimata dalla Lega, dalla Federazione e dalle altre Società. A livello societario siamo dove volevamo essere a livello di campo non ancora".

Per progredire sul prato verde il Presidente sottolinea come ci sono due aspetti da cambiare: "Il restyling dello stadio, per cui siamo vicini ad un accordo senza spostare la squadra da Bologna, e una ripartizione più equa dei diritti TV. Anche sul secondo aspetto abbiamo fatto qualche passo avanti, ma - dichiara - non ancora abbastanza per club come noi per crescere sostanzialmente. In Premier League, il più apprezzato e ricco campionato al mondo, tra la prima è l'ultima c'è un divario di 1,6 volte, mentre qui siamo passati da 4,2 a 3,3". 

L'Ad Claudio Fenucci ha anche specificato che nel giro di 15 giorni contano di firmare il protocollo di intesa con Gruppo Maccaferri e la multinazionale Ece, in modo di potere presentare il progetto al Comune entro altri 20 giorni. LEGGI QUI tutte le novità sul nuovo Dall'Ara

Tutto il quartiere verrà riqualificato
Tutto il quartiere verrà riqualificato

Un piccolo passo vero la crescita per il quale il Presidente Saputo promette si continuerà a lavorare: "Non voglio dare false aspettative sugli obiettivi - spiega -, ma prometto che continueremo a lavorare per far crescere il nostro club e fare in modo che città e tifosi ne siano orgogliosi. Riconosciamo che possiamo fare di più e garantisco che lo faremo. È vero che in tre anni non ci sono stati miglioramenti sul campo a livello di punti, ma se guardiamo dov'è il Bologna oggi come società abbiamo fatto tantissimo. Non sono uno che mette 300 milioni di euro e se le cose non vanno prende e se ne va. Voglio riportare il Bologna dove era nel passato, non non è così facile come dirlo. C'è però il desiderio di crescere. Per attrarre giocatori affermati in futuro abbiamo bisogno anche delle strutture per accoglierli e della credibilità che ci stiamo guadagnando e della quale siamo fieri".

Un giocatore affermato il Bologna lo ha già in casa ma Saputo non si sente di blindare Simone Verdi a parole come invece fece un anno fa. "Prenderemo decisioni magari non viste favorevolmente dai tifosi, ma nell'ottica di far crescere la squadra. Oggi non posso dire se il giocatore rimarrà ancora qui, anche se è chiaro che vorremmo tenerlo perché siamo una società in crescita. Lui è un giocatore fortissimo; in Italia sono pochi ad essere andati in doppia cifra sia a livello di assist che di gol, ed oltre a questo è sempre uscito dal campo dopo aver dato tutto".

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Sotto questo aspetto il Bologna nella stagione appena terminata è mancato e per questo si proverà a cambiare a cominciare dal nuovo tecnico: "Abbiamo una lunga lista di nomi - rivela Saputo - che tra poco sarà più corta. Il successore di Donadoni deve avere il fuoco dentro e la forte volo ta do affermarsi. La stessa filosofia la utilizzeremo anche nella scelta dei giocatori".

La rosa però non sarà stravolta: "La rifondazione l'abbiamo già fatta tre anni fa nel passaggio da serie B a serie A; adesso la base l'abbiamo, e abbiamo solo bisogno di aiuto in alcuni reparti". Sui soldi invece Saputo non si vuole aprire, non volendo spiegare ai competitors i piani: "Se il budget verrà dalle cessioni, da un'immissione di denaro o da entrambe le cose dipenderà in parte dal mercato e non è una cosa che voglio dire".

 

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