Bologna, 17 maggio 2022 - "Sapete cosa sarebbe per me una grande delusione?", disse Joey Saputo nell’intervista al Carlino . "Finire la stagione come negli ultimi anni". Eravamo a inizio marzo, durante la sosta a cui il Bologna era arrivato in riserva totale di motivazioni e risultati (una vittoria in sette gare). Quel giorno il patron decise di uscire dal bunker mediatico e da Miami lanciò un ultimatum a Casteldebole. Domani Saputo torna e lo fa sventolando il conto della sua delusione. Sottinteso: ora qualcuno deve pagare. L’amarezza per l’ennesima stagione chiusa nel limbo della classifica e nel grigiore generale impone al presidente di dare una scossa all’ambiente. Joey arriva in Italia per convertire in sentenze le riflessioni già maturate nelle scorse settimane, ma che l’inaspettato filotto magico con Mihajlovic in ospedale aveva messo in stand-by. Ma la torta dei sei risultati utili di fila, con la ciliegina della vittoria contro l’Inter, proprio sotto gli occhi del patron, si è sciolta al primo sole. Venezia e Sassuolo, due sconfitte piene di gol subiti (7), di errori, di confusione in un gruppo parso svuotato anche indirettamente dal ritorno in panchina di Sinisa. Basta , si cambia: è il diktat che Saputo ha trasmesso all’ad Fenucci, ieri a Frosinone per ritirare il ’Premio Maestrelli’. E si cambierà. Cosa? Sicuramente la direzione dell’area tecnica, con Riccardo Bigon ormai al passo d’addio dopo sei stagioni: al suo posto Giovanni Sartori, il diesse dei miracoli con Chievo e Atalanta. L’ufficialità potrebbe già arrivare nei prossimi giorni, al più tardi dopo aver sbrigato la fastidiosa formalità dell’ultima gara sabato in casa del Genoa. In quella che potrebbe anche essere l’ultima panchina di Mihajlovic in rossoblù. Già, perché la delusione di Saputo investe anche il tecnico, in una valutazione strettamente professionale che esula dalla battaglia umana che ...
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