Bologna, 28 aprile 2021 - Una fiction su Mihajlovic? Sì, no, forse. I rumors si rincorrono da una settimana, ma non trovano conferma nelle segrete stanze della Fremantle, leader mondiale nella produzione e distribuzione di serie televisive che di recente ha prodotto il docufilm e la serie su Francesco Totti (rispettivamente "Mi chiamo Francesco Totti" e "Speravo de morì prima") e che ieri, in via ufficiosa, ha smentito l’ipotesi.
Da giorni circolava anche l’indiscrezione secondo cui a vestire i panni dell’allenatore del Bologna, in una fiction che ne avrebbe dovuto ricostruire vita e carriera sportiva, sarebbe stato l’attore romano, e romanista, Pierfrancesco Favino. Ma anche questa voce è stata smentita dall’entourage dell’attore.
Resta però in piedi l’idea del docufilm, che Fremantle potrebbe dedicare all’irripetibile parabola del bambino venuto da Vukovar e precoce trionfatore nel calcio, prima con una Coppa dei Campioni alzata al cielo con la Stella Rossa a 22 anni e poi con i trofei conquistati da calciatore con le maglie di Sampdoria, Lazio e Inter, prima della sua seconda vita da allenatore.
Il focus del docufilm, però, punterebbe sulla coraggiosa battaglia di Sinisa contro la leucemia, che ne ha fatto un simbolo di stoicismo e dignità in grado di unire tutto il popolo del calcio, e non solo. A quando il ciak si gira?
m. v.
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