Bologna Fc, Sinisa Mihajlovic esonerato. Ulivieri: "Ho pianto"

Gli ex Villa e Anaclerio "i risultati non gli danno ragione". Colomba con lui: "Non ha mai rischiato di retrocedere". Lepore: "Qui sarà sempre casa sua"

Da sinistra: Ulivieri, Villa, Pecci e Colomba

Da sinistra: Ulivieri, Villa, Pecci e Colomba

Bologna, 7 settembre 2022 - "Quando l’ho saputo ho pianto", dice Renzo Ulivieri. Non sono parole di circostanza, perché al telefono la voce s’incrina per davvero all’ex tecnico rossoblù e attuale presidente dell’Associazione Allenatori. Dice poco altro Renzaccio: "Non voglio dire nulla, perché altrimenti mi rimetto a piangere. Non giudico la scelta fatta: in certe situazioni c’è il sentimento e basta". Sentimenti, giudizi tecnici, stupore (relativo), dispiacere, solidarietà al Mihajlovic uomo, qualche inevitabile critica al Sinisa allenatore. Ma di fondo un grande rispetto di fronte a una parabola umana e tecnica che ha pochi precedenti nella storia dello sport.

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Lepore: "Qui sarà sempre casa sua"

Sinisa Mihajlovic potrà "sempre considerare Bologna come la sua casa", al di là di come si è chiusa l'avventura sportiva sulla panchina rossoblù". Il messaggio arriva dal sindaco Matteo Lepore, che commenta così l'esonero. "Non entro nel merito della scelta della società- premette Lepore, questa mattina in Fiera a margine dell'assemblea di Confindustria Emilia nel corso di 'Farete' - colgo l'occasione per ringraziare Sinisa Mihajlovic per il lavoro di questi anni. Il rapporto con Bologna si è stretto molto forte e, al di là della vicenda sportiva, credo che lui debba sempre considerare Bologna come una casa".

Lo sfogo della figlia Viktorija

Ieri la figlia del tecnico Viktorija ha pubblicato sul proprio profilo Instagram numerosi commenti di solidarietà nei confronti del padre. In calce a uno di questi, firmato da un gruppo di tifosi della Lazio che hanno scritto un eloquente ‘Non sanno quello che fanno’, Viktorija ha postato un cuoricino. Dal Cairo ha fatto sentire la sua vicinanza a Mihajlovic Patrick Zaki, lo studente dell’Università di Bologna che non dimentica il suo amore per i colori rossoblù nonostante il regime di libertà sospesa in cui è costretto a vivere. "Un grande allenatore – scrive Zaki sul proprio profilo Facebook –.Ti auguro tutto il meglio per i prossimi passi. Grazie mille per tutto quello che hai fatto dal primo giorno".

Per l’ex difensore rossoblù Renato Villa, invece, "i risultati purtroppo non gli davano ragione. Non parlo solo di quelli di questo inizio di stagione, mi riferisco ai risultati degli ultimi otto mesi. Per comprensibili motivi la sua presenza in campo, nonostante l’impegno, non poteva più essere al cento per cento: la scelta che ha fatto il club la giudico inevitabile. Adesso per il Bologna è importante uscire da questa situazione di buio, quindi il primo passo è non sbagliare la scelta del nuovo allenatore". Fabio Bazzani, che ha fatto parte dello staff tecnico di Mihajlovic da gennaio a maggio, ieri ha commentato così sul proprio profilo Instagram l’uscita di scena di Sinisa: "Orgoglioso di aver lavorato al tuo fianco, ti sarò sempre grato per avermi dato la possibilità di indossare i colori della mia città!". Un vecchio cuore rossoblù come Eraldo Pecci sospende il giudizio: "Non vivo quotidianamente la città e quindi certe dinamiche possono sfuggirmi. Provo dispiacere e rammarico, questo sì: ma, nella situazione che si era creata, qualsiasi decisione avesse preso la società correva il rischio di essere bollata come sbagliata. Adesso speriamo che Sinisa vinca l’altra partita, che è molto più importante". Sottinteso: quella contro la malattia. Un ex compagno di squadra di Eraldo come Franco Colomba la vede così: "Innanzitutto mi dispiace che a un lottatore come Sinisa sia stata tolta la possibilità di lottare. Nel momento in cui si chiude la sua avventura sulla panchina rossoblù, è giusto ricordare che con lui alla guida la squadra in questi anni si è sempre tenuta a debita distanza dalla zona retrocessione". Dice altro Colomba: "I risultati di queste prime cinque giornate non sono stati esaltanti, ma se si va a pesare la forza degli avversari non sono stati nemmeno disastrosi. Dopo tre cessioni importanti a Mihajlovic i rinforzi sono stati consegnati alla fine del mercato: anche altri allenatori oggi sono in difficoltà per lo stesso motivo". Per Giuseppe Anaclerio, invece, non si poteva più attendere: "Domenica ero a La Spezia e da fuori ho visto tutti i segnali di una squadra in confusione: l’esonero era una decisione inevitabile. Mi dispiace solo per come è finita questa storia unica e clamorosa. Sinisa ci ha regalato grande calcio nei primi due anni, poi purtroppo qualcosa si è rotto e la malattia gli ha impedito di fare quello che normalmente può e deve fare un allenatore". Non è mancato il messaggio dell’amico Matteo Salvini, postato su Twitter: "Un guerriero come lui è abituato ad affrontare problemi ben peggiori di un esonero. Forza Sinisa, amico e uomo vero: per te solo stima e sostegno".