Bologna Fc, Mihajlovic: "La Superlega non è calcio"

Alla vigilia della sfida contro il Torino il tecnico rossoblù: "Superlega? Una cosa brutta, i ricchi diventeranno ancora più ricchi"

L'allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic (FotoSchicchi)

L'allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic (FotoSchicchi)

Bologna, 20 aprile 2021 – “La Superlega? Una cosa brutta”. Non usa mezze parole Mihajlovic nel definire la nuova possibile creazione, con il tecnico del Bologna che si unisce al coro di coloro che si oppongono a questa nuova Lega, alla vigilia della gara dei rossoblù contro il Torino (ore 20.45): “Il calcio è lo sport più seguito al mondo, più amato. Dà la possibilità alle piccole di vincere contro le grandi, la Superlega toglie molto. I ricchi diventeranno più ricchi e i poveri ancora più poveri. Non è giusto, è una cosa che non condivido. Questo non è sport. Non so cosa succederà, ma è una cosa che non mi piace. Magari per la gente è più facile vedere Manchester City – PSG che PSG – Brest … Noi possiamo fare il campionato senza Juventus, Inter e Milan, a loro piace vincere facile. Ma la penserei nella stessa maniera anche se adesso allenassi una di queste squadre. Il divario diventerebbe ancora più grande. Speriamo i tifosi si ribellino, ma a contare sono i soldi. Comunque ho pensato più a Belotti che alla Superlega”.

Su Saputo e sul futuro di Mihajlovic: “Saputo? Ci siamo parlati, ci vediamo prima che vada via. Siamo tutti concentrati sulla partita ora. Abbiamo per adesso parlato di cose normali, non mi va di parlarci finché ancora non siamo salvi, dopo parleremo di futuro. Prima ci salviamo, poi faremo tutto. Spero domani di vincere, poi giovedì ci incontreremo e ci parleremo, e vedremo di cosa. Futuro? Io ho il contratto di due anni, e il mio futuro è la partita di domani. Ci sarà tempo per tutto. Mica dipende solo da me. Io non ho la palla di vetro, ci si parlerà, non so cosa succederà".

Sugli obiettivi della squadra: “La squadra oggi non la porto in ritiro, dobbiamo arrivare il prima possibile alla salvezza, ai 40 punti, spero di arrivarci domani. Dopo vedremo quali potranno essere gli altri obiettivi. I ragazzi sanno che giocheremo sempre per vincere. Faremo qualche cambio, ci sono giocatori che due partite in tre giorni non le riescono a fare. Il nostro obiettivo non è mai stata la prestazione, bensì la vittoria. Noi dobbiamo vincere e valorizzare ciò che facciamo sul campo. Ogni partita fa storia a sé, ma per me l’importante era guadagnare i tre punti, così come è importante anche domani vincere”.

"Torino? È più forte del Bologna, può tranquillamente, vista la rosa, lottare per un posto in Europa. Ma è un campionato strano, e ora lottano per non retrocedere”.

Tomiyasu e Antov “Tomiyasu è fuori e non si sa quando torna. Domani gioca Antov. Farlo giocare con continuità? Sicuramente una volta salvati cercherò di fare giocare chi ha giocato di meno per rendermi conto se posso contare su di loro l’anno prossimo oppure no. Antov e Soumaoro? Potrebbero andare bene insieme. Antov ha giocato poco e proprio per quello bisogna dargli possibilità e quanto ci può servire l’anno prossimo. Ad oggi non ti so dire se ci può servire o meno, bisogna valutarlo su più partite”.

Svanberg e Soumaoro “Svanberg è il terzo anno che è in Italia, solo quest’anno ha iniziato a fare le prestazioni che ci aspettavamo, deve trovare continuità. È un giocatore che ha tutto, per Bologna è un giocatore importante e può diventarlo anche in ottica europea. È un bravo ragazzo, non vedo perché non dovrebbe riuscire ad essere un giocatore importante anche per le squadre importanti. Ogni allenatore vorrebbe tenere i giocatori migliori. Soumaoro sta facendo bene anche in impostazione, è un ragazzo intelligente perché conosce i suoi limiti, non esagera nel fare qualcosa che non sa fare. Gioca semplice. Non è Mihajlovic quando giocava (ride, ndr), ma se guardi ai passaggi è uno dei giocatori che rischia di meno”.

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