Bologna Fc, Thiago Motta: "Felice, ma penso al Monza"

L’analisi del tecnico dopo la vittoria con il Lecce: "Fiero di questo gruppo, ora dormirò meglio. Il rigore? Dal campo mi è sembrato ci fosse"

Thiago Motta, 40 anni: ha trovato il primo successo anche in campionato (Schicchi)

Thiago Motta, 40 anni: ha trovato il primo successo anche in campionato (Schicchi)

Bologna, 24 ottobre 2022 - Thiago è gioia. "Vedere Arnautovic capocannoniere, ma soprattutto vederlo come aiuta i compagni con il suo carisma mi dà un’enorme gioia". Anche il Bologna per il tecnico rossoblù è fonte di gioia: "Sono felice. Magari sono uno che non dà a vedere quello che prova dentro, ma stanotte dormirò meglio. E da domani testa alla gara col Monza". Forse ha ragione Arnautovic quando parla di nuovo inizio. Di sicuro ieri per Motta non era scontato scrollarsi dalla spalla la scimmia del solo punto raccolto nelle sue prime quattro partite di campionato e impacchettare i tre punti col Lecce già prima dell’intervallo, mostrando un Bologna quadrato ed essenziale. "Siamo stati in controllo della partita per novantacinque minuti – dice Thiago –. Ho visto l’intensità necessaria ad affrontare le partite: senza quell’intensità oggi è molto difficile fare le due fasi, offensiva e difensiva, nel modo giusto. Certo, nella gestione della palla possiamo e dobbiamo migliorare: mi riferisco soprattutto al secondo tempo".

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Tutto in realtà è migliorabile per un gruppo a cui fin qui prestazioni e risultati avevano quasi sempre voltato le spalle. La parola chiave della promessa di rinascita rossoblù è ‘unità’. E chissà che non sia un involontario richiamo allo "Stiamo uniti" pronunciato dieci anni fa dal palco dell’Ariston da Gianni Morandi (che nel 2012 condusse qual Festival di Sanremo), festeggiatissimo ieri in tribuna dai tifosi. "Questa vittoria è importante – dice Motta – e adesso mi godo il momento. Ma è stata la vittoria di tutti, arrivata perché abbiamo fatto le cose insieme: giocatori, club e la nostra gente. Questa è la nostra forza, questa la strada da battere". Stare uniti, per Thiago, ha anche un’accezione tattica. "Se difendiamo e attacchiamo da squadra, tutti insieme, le cose possono venirci meglio", dice il tecnico.

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L’arbitro Sozza, invece, nell’assegnare il penalty con cui al 13’ Arnautovic ha sbloccato la partita ha fatto quasi tutto da solo, eccezion fatta che per il decisivo concorso del Var Marini e di un Aebischer che ha avuto il merito di andare a contrasto in area con Gendrey. "Non ho rivisto l’azione in tv – premette Motta –. Sul campo, dal vivo, mi è sembrato rigore. Anche perché Aebischer è un ragazzo molto corretto e non si sarebbe mai buttato se non ci fosse stato un contatto". Nessuno mette in dubbio che il contatto ci sia stato. Baroni, però, legittimamente ha una chiave di lettura diversa: "Non cambiamo le regole del calcio. Gendrey sta calciando la palla e Aebischer gli arriva da dietro, senza alcuna possibilità di avere il controllo della stessa: è un rigore mezzo e mezzo". Chiude Thiago, che ha carezze per tutti. Anche se il pensiero più importante punta di nuovo al gruppo: "Ho un grande feeling con questi ragazzi: io sto cercando di aiutarli e loro stanno facendo lo stesso con me. Siamo tutti uguali e insieme possiamo riportare in alto il Bologna".