Il Bologna di Thiago Motta: modulo d’attacco e spirito di gruppo

In campo l’allenatore rossoblù pensa al tridente già con l’Empoli, mentre fuori vuole cementare la squadra: colazioni e pranzi insieme

Bologna, 14 settembre 2022 - Da Casteldebole al campo: ecco cosa può cambiare con Thiago Motta, sul rettangolo verde e fuori. Ha annunciato novità, a livello di mentalità e proposta di gioco, il nuovo tecnico rossoblù, spiegando che già con l’Empoli potrebbe ritoccare quelli che sono stati gli equilibri dell’ultimo anno targato Mihajlovic.

Nico Dominguez e Roberto Soriano festeggiano Marko Arnautovic (Ansa)
Nico Dominguez e Roberto Soriano festeggiano Marko Arnautovic (Ansa)

Il ritorno al tridente potrebbe essere quella novità. Che il Bologna abbia la necessità di valorizzare giocatori di talento come Orsolini, Barrow e Vignato, sia per motivi tecnici che economici in vista delle future sessioni di mercato e di rinnovi contrattuali, non è una novità ed è questione certamente affrontata dalla dirigenza e dal nuovo tecnico in sede di trattativa. Ecco che con l’Empoli si potrebbe rivedere il tridente composto da Orsolini, Arnautovic e Barrow, con Vignato e l’acciaccato Sansone pronti a giocarsi una maglia in questi tre giorni che separano i rossoblù dall’Empoli.

La difesa a tre, con Posch, Medel e Lucumì, dovrebbe essere invece l’elemento di continuità: almeno con l’Empoli. Dopo di che ci sarà la sosta e sebbene l’assenza dei nazionali condizionerà il lavoro, Thiago Motta potrebbe approfittarne per iniziare a studiare correttivi più profondi, su cui riflettere anche in vista del mercato di gennaio. Perché con 6 centrali difensivi in rosa, Medel incluso (che potrebbe essere spostato in mediana, dove figurano già 6 pedine), potrebbe essere necessario rivedere qualche equilibrio numerico.

Specie se Motta dovesse esprimere la volontà di impiegare il 4-3-3 o il 4-2-3-1, i sistemi da lui prediletti nella sua giovanissima carriera da allenatore. Il 3-4-3, nell’immediato, pare rappresentare un giusto compromesso tra la voglia di Thiago Motta di costruire un Bologna più offensivo e le conoscenze tattiche assorbite dai rossoblù nell’ultimo anno, difficili da stravolgere in soli 5 giorni complessivi di lavoro.

Qualcosa cambierà anche nella routine. Il tecnico ha spiegato come i concetti di condivisione, coinvolgimento, dialogo e lavoro siano fondamentali. Ecco perché alla squadra ha proposto di intensificare il lavoro nelle ore della mattina: colazione in gruppo, allenamento e video, pranzo e poi liberi tutti.

C’è la voglia di aumentare i momenti condivisi e lo spirito di gruppo. Pure la possibilità di dialogo, perché il tecnico ama parlare e ascoltare tutti i membri dello spogliatoio, a cui chiede ci concentrarsi al 100 per cento esclusivamente sul campo, nelle ore in cui saranno a Casteldebole, per poi staccare la spina fuori.

Anche questo potrebbe rappresentare un elemento di freschezza all’interno di un gruppo in cui in tanti hanno dovuto assumersi responsabilità al di sopra della norma, visto quanto accaduto e vissuto negli ultimi tre anni e mezzo.