Bologna Fc modulo, con Thiago Motta sparisce il posto fisso

Il tecnico è abituato a cambiare spesso sistema di gioco: questo significa che i protagonisti ruotano soprattutto in mezzo al campo

Thiago Motta, 40 anni, è subentrato a Sinisa Mihajlovic

Thiago Motta, 40 anni, è subentrato a Sinisa Mihajlovic

Bologna, 28 settembre 2022 - Lo slogan del nuovo centrocampo targato Thiago Motta potrebbe essere: avanti c’è posto. Che poi i posti siano due, com’è accaduto nel debutto sfortunato con l’Empoli, o viceversa tre, che è l’assetto provato sabato nel test in famiglia con la Primavera, al momento non è dato sapere, avendo ieri il tecnico mischiato le carte alla ripresa degli allenamenti, rinviando alle prossime sedute le prove tattiche che contano in vista del viaggio in casa Juve di domenica notte allo Stadium.

Di sicuro a Casteldebole in mezzo al campo va sfumando la certezza del posto fisso. Se Thiago resterà nel solco della mutazione continua del modulo che ha contraddistinto le avventure sulle panchine Genoa e e Spezia (50 gare ufficiali in tutto), difficilmente vedremo un assetto cristallizzato nel tempo.

Dal 3-4-3 al 4-2-3-1, dal 4-3-3 al 3-5-2, passando per rombi (4-3-1-2) e alberi di Natale (4-3-2-1) il tecnico italobrasiliano non si è negato nulla.

Le domande sono: 1) con quale abito tattico Thiago Motta deciderà di sfidare la Juve?; 2) con quali interpreti?

Sull’abito non è scontato che facciano testo i suoi tre precedenti da allenatore contro i bianconeri. Nel dubbio sia alla guida del Genoa contro la Juve di Sarri che nei 180 minuti di campionato della scorsa stagione al timone dello Spezia contro la Juve di Allegri Thiago ha impiegato il 4-2-3-1. Ne sono uscite tre sconfitte, tutte di misura. Ma conta solo il presente e il presente è la sfida dello Stadium.

La buona notizia è che durante la sosta il tecnico ha potuto visionare da vicino gran parte dei centrocampisti: Soriano, Schouten, Dominguez, Moro e Ferguson hanno lavorato a Casteldebole. Gli unici assenti sono stati i nazionali Medel e Aebischer, che rientreranno nelle prossime ore. E qui si torna al domandone: mediana a due o mediana a tre con la Signora? Posto che la certezza è la difesa a quattro, gli assetti possibili sono due, al massimo tre: il 4-2-3-1 visto con l’Empoli (difficile, ma non impossibile), il 4-3-3 (l’opzione più gettonata) e il 4-3-1-2, che in attacco consentirebbe l’impiego della doppia punta. In caso di mediana a due Schouten è il punto fermo e non è scontato che il partner sia Dominguez, avendo la coppia funzionato male nelle prime uscite con Mihajlovic.

Quanto a Medel, che con l’Empoli ha fatto coppia con Schouten, il Pitbull stavolta corre il rischio di accomodarsi in panchina. Più facile che a completare il tandem con l’olandese sia uno tra Moro e Ferguson, a seconda che Thiago battezzi la tecnica (Moro) o la fisicità (Ferguson).

L’opzione del centrocampo a tre aprirebbe invece un posto in più: Moro-Schouten-Soriano (già, c’è anche il capitano...) è un’ipotesi, così come lo è una linea formata da Dominguez, Schouten e Ferguson (o Moro). Nel mazzo c’è anche Aebischer. Ma da dieci giorni Thiago non lo allena, e anche quando lo svizzero c’è non ruba l’occhio. Al momento, però. Perché con Thiago, par di capire, nulla è per sempre.