Il ct Mancini fa da paciere: "Spero che tutto si sistemi"

Quelle frasi infelici pronunciate sul pullman della squadra: "Per l’amore che ho per il Bologna e l’affetto che ho per Sinisa confido che la faccenda si plachi"

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di Massimo Vitali

Mihajlovic e i tifosi del Bologna ai ferri corti? Un salvagente prezioso per provare a risanare la frattura, al di là dei tentativi di dialogo che andranno in scena su vari livelli nelle prossime ore, arriva nientemeno che da Roberto Mancini.

"Spero che tutto si metta a posto" è il messaggio, proveniente da remoto, del cittì della Nazionale.

Del resto mettetevi nei panni del Mancio. Da un lato c’è il Bologna, l’apprendistato a Casteldebole, i primi lampi di classe, l’esordio in serie A, una carriera costellata di successi lontana dalla sua prima casa, l’idea (remota ma sempre viva) di tornare un giorno sotto le Due Torri a sedersi su quella panchina e intanto le amicizie coltivate in città con i fedelissimi del padel del Tennis Club Aeroporto, compreso Tomas Locatelli.

Dall’altro c’è Sinisa Mihajlovic, compagno d’avventura alla Sampdoria, alla Lazio e all’Inter, e sodale fuori dal campo quasi da trent’anni. Così amico di Sinisa il Mancio che fu lui il primo ad andarlo a trovare in ospedale quando due estati fa il tecnico rossoblù iniziò al Sant’Orsola la sua battaglia contro la leucemia.

Per questo ieri il cittì azzurro, pur conservando la salomonica distanza che deve esibire in simili circostanze l’uomo a cui sono affidati i destini del calcio italiano, ci ha tenuto a recapitare ai ‘duellanti’ il suo doppio messaggio d’affetto.

"Per l’amore che ho per il Bologna e la sua gente e l’affetto che ho per Sinisa _ ha detto Mancini al ‘Carlino’ _ spero che si metta tutto a posto. Un abbraccio e forza Bologna".

Nessuno si scandalizzi per un cittì ‘schierato’: al cuor non si comanda e quello di Mancini è sempre stato foderato di rossoblù. Ma una cosa è voler bene a una città e alla sua squadra di calcio (venendone ampiamente ricambiato) e un’altra guidare una Nazionale. Il Mancio selezionatore è uno che non fa sconti a nessuno, tanto meno a Soriano e Orsolini, i due rossoblù in lizza per un posto agli Europei. Loro come Locatelli, Caputo e Berardi, alfieri di quel Sassuolo che il Bologna sabato notte sfiderà a domicilio nella tana del Mapei.

A proposito: il cittì azzurro che ha già marcato stretto dalla tribuna del Dall’Ara Soriano e Orsolini sia col Verona che col Milan sabato notte potrebbe fare un nuovo blitz a Reggio Emilia. Con la speranza che le sue parole colgano nel segno, ovvero che la frattura tra Sinisa e il popolo rossoblù sia meno insanabile di come appare oggi.

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