Bologna, 23 luglio 2019 - E' il giorno di Takehiro , anche se all'aeroporto Marconi è atterrato il tanto sospirato Skov Olsen. Il difensore arrivato dal Sint Truiden è il secondo giapponese nella storia del Bologna dopo Hidetoshi Nakata. Vent'anni, nato a Fukuoka dove è cresciuto prima di trasferirsi in Belgio nella passata stagione, Tomiyasu è reduce dalla Coppa America disputata con la sua nazionale. Difensore centrale che può essere utilizzato anche sulla corsia di destra, Tomiyasu si è già allenato con i nuovi compagni a Castelrotto, oggi riprenderà la preparazione a Casteldebole. Ecco le sue prime parole da rossoblù, già soprendetemente in italiano, dopo pochi giorni nel nostro Paese: "Mi fa piacere essere qui, chiamatemi Tomy. Spero di restare a lungo"
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Pochi minuti per cominciare a prendere contatto con la nuova realtà: "Sono qui per migliorare, in questi primi giorni in ritiro sto già imparando cose nuove in campo". Una parentesi sull'italiano: "L’importante è la prima impressione dei compagni, per questo ho voluto ballare - sorride, riferendosi al ritoro -. Scherzi a parte, devo comunicare con i miei compagni e per questo voglio imparare la lingua italiana velocemente. . Non ho visto ancora Mihajlovic di persona, ma l'ho sentito al telefono. Non importa se al centro o a destra, per me l'importante è giocare. In questi primi giorni ho avvertito il calore dei tifosi bolognesi che mi hanno incoraggiato per strada, voglio fare bene anche per loro. Il cibo? Ho assaggiato il risotto, mi è piaciuto molto". Per i tortellini c'è tempo.
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