«Porteremo all’interno del parco l’esperienza bio del mondo Fileni»

Roberta Fileni guida l’omonimo gruppo, leader nelle carni bianche

NATURA In alto Roberta Fileni, direttrice marketing e comunicazione del gruppo Fileni. Qui sopra un prodotto bio dell’azienda e, a sinistra, un allevamento

NATURA In alto Roberta Fileni, direttrice marketing e comunicazione del gruppo Fileni. Qui sopra un prodotto bio dell’azienda e, a sinistra, un allevamento

CINGOLI (MACERATA) –

ROBERTA Fileni è direttrice marketing e comunicazione del Gruppo Fileni, primo produttore italiano nel settore delle carni bianche, con particolare attenzione al mondo del biologico. L’azienda marchigiana è scesa in campo in prima linea anche per contribuire a risollevare le zone colpite dal sisma dell’ultimo anno.

Fileni, siete felici di poter prendere parte a Fico?

«Siamo assolutamente contenti e soddisfatti di partecipare a una vetrina del genere. E da italiani, ci rende ancora più orgogliosi vedere che, nel centro Italia, si sviluppa un’esposizione in grado di raccogliere e mettere in luce tutte le eccellenze del nostro territorio. Ecco perché per noi è così importante poter prendere parte al parco di Fico Eataly world».

In che modo sarete presenti?

«In una maniera che riteniamo assolutamente innovativa e straordinaria. Siamo infatti un altro dei brand a confluire nello spazio predisposto per Food brand Marche, un’occasione per allacciare ancora di più i rapporti con la filiera marchigiana. La caratteristica principale è che tutte le aziende coinvolte puntano molto sulla produzione biologica, trend decisamente in crescita e aspetto per noi fondamentale».

Le Marche amano il bio?

«Possiamo dire che tutte le Marche investono fortemente nel bio. E questo è importante soprattutto nell’ottica di voler contribuire a ridare linfa vitale alle zone del ‘cratere’, i territori colpiti dai terremoti che dallo scorso anno hanno flagellato la nostra terra. Noi ci siamo voluti muovere in questa direzione, perché pensiamo che la rinascita possa passare proprio attraverso la cultura enogastronomica. Inoltre crediamo che la collaborazione e le sinergie che si possono sviluppare tra grandi imprenditori, piccoli gruppi e istituzioni possono essere fondamentali soprattutto per voler dare man forte al territorio».

E la Fabbrica italiana contadina può dare una spinta ulteriore in questa direzione?

«Sicuramente. Fico è il primo importante passo e un’occasione unica per poter alimentare queste sinergie tra aziende e istituzioni. Permette tantissime collaborazioni, anche collaterali, e consente ai vari gruppi che partecipano di intraprendere diverse iniziative per sostenersi a vicenda».

Quali progetti ad hoc realizzate nella città del cibo?

«Ci sono tante figure professionali del gruppo Fileni scese in campo in prima persona per realizzare eventi interessanti e studiati apposta per Fico. Ci sono dei banchetti con assaggi sempre a disposizione di chi vuole degustare le prelibatezze marchigiane. Poi corsi di cucina, lezioni guidate, conferenze stampa, spiegazioni illustrate: abbiamo anche un grande monitor touch screen con cui i visitatori possono cimentarsi e interagire in prima persona. Chiunque può vedere filmati, analizzare da vicino la nostra filiera produttiva attraverso le immagini, scoprire il nostro gruppo attraverso il supporto multimediale.

Dove trovarvi?

«Nello spazio di Food brand Marche, è a dir poco eccezionale, visto che si trova subito all’ingresso del parco. E affaccia anche sulla piazza: uno spazio unico, che possiamo animare per coinvolgere ancora di più i turisti. Fondamentale sarà proprio riuscire a dare vita alla piazza e sfruttarla per mettere in risalto ancora di più le nostre iniziative».