Bologna, 14 novembre 2017 - Una lezione fuori dall'aula, 'sul campo': così Fico Eataly World, a 24 ore dalla sua inaugurazione ufficiale con il presidente del consiglio Gentiloni, ha tenuto a battesimo il primo gruppo di studenti in visita alla Fabbrica Italiana Contadina.
Il presidente di Fondazione FICO Andrea Segrè ha accolto gli studenti del Corso Politica agraria internazionale e comparata per una breve lecture originalissima, accompagnandoli in una visita guidata attraverso 2 ettari di campi e stalle all’aria aperta, con 200 animali e con 8 ettari coperti in cui trovano posto 40 fabbriche che produrranno dal vivo i prodotti più celebri della tavola italiana.
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Per questo Fondazione FICO è nata: per promuovere l’educazione alimentare ed i saperi del cibo, il consumo consapevole, la produzione sostenibile, mettendo in rete le più importanti realtà della cultura agroalimentare e della sostenibilità. «La Fondazione FICO promuoverà la conoscenza dell'agroalimentare attraverso una filiera formativa dalle scuole primarie ai master accademici, perché è attraverso il cibo che passa la salute dell’uomo e del pianeta, una sfida tema centrale per il nostro futuro», ha spiegato il presidente Andrea Segrè accompagnando gli studenti alla scoperta del Parco e del networking avviato da Fondazione FICO con alcuni dei più importanti atenei e istituzioni nazionali di ricerca sul cibo: l’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, l’Università di Trento, l’Università Suor Orsola Benincasa, l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e il Future Food Institute.
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La Fondazione si occuperà di formazione e didattica per la scuola, ricerca scientifica. Promuoverà la dieta mediterranea e il suo benefico portato per la salute, valorizzerà i modelli di produzione agricola e consumo alimentare sostenibili dal punto di vista economico, ambientale, energetico e sociale; collaborerà con il Ministero dell’Ambientee con il CREA – Consiglio per la Ricerca in Agricoltura attraverso specifici Protocolli di intesa già sottoscritti per la promozione dell'educazione alimentare e ambientale e del consumo consapevole; per la divulgazione delle buone pratiche di sostenibilità. Una “lecture” annuale sarà realizzata intorno alla dieta mediterranea, per monitorare gli stili di vita e di alimentazione in Italia ma anche in Europa.
Uno straordinario impatto in chiave divulgativa arriverà con il frutteto della biodiversità, un’area di 300 mq già piantumata con esemplari che rappresentano frutti dimenticati e piante biodiverse. Anche un clone del fico più antico d'Italia e probabilmente d’Europa - che si trova a Parma - è stato piantato in questo frutteto, che diventerà un ‘laboratorio vivo’ per formazione e ricerca.
Fico Eataly World impegna oltre 150 aziende italiane, dal Nord al Sud del Paese, di ogni tipo e dimensione: cooperative e consorzi, grandi gruppi e piccolissimi artigiani. Il Parco occupa direttamente circa 700 persone, ed ha una ricaduta complessiva stimata di 3.000 posti di lavoro nell’indotto.
Per accogliere scuole e visitatori di ogni età e da tutto il mondo sull’area del Centro Agroalimentare di Bologna, FICO offre 2 ettari di campi e stalle all’aria aperta, con 200 animali e 2.000 cultivar; 8 ettari coperti con 40 fabbriche che produrranno dal vivo tutti i prodotti più celebri della tavola italiana; oltre 45 luoghi ristoro dove degustarli, dai bar fino ai chioschi di cibo di strada ed ai ristoranti stellati; 9.000 metri quadrati di botteghe e mercato; aree dedicate allo sport, ai bimbi, alla lettura e ai servizi; 6 aule didattiche e 6 grandi “giostre” educative multimediali sul fuoco, la terra, il mare, gli animali, il vino e il futuro; teatro e cinema; un centro congressi modulabile da 50 a 1.000 persone.
Un luogo che unisce il divertimento alla cultura e alla conoscenza, grazie anche a 30 eventi e 50 corsi ogni giorno per scoprire, apprendere e degustare le meraviglie della biodiversità italiana, capire la nostra agricoltura e la trasformazione alimentare. Il parco bolognese infatti è anche un polo di ricerca e cultura grazie alla Fondazione FICO per l’Educazione alimentare ed alla Sostenibilità, che mette in rete le più importanti realtà internazionali della cultura agroalimentare e che alimenterà una vera e propria 'filiera formativa' intorno al cibo, per studenti dalle primarie ai Master accademici grazie alle competenze di quattro Università - l’Alma Mater Studiorum di Bologna, l’Università di Trento, l’Università Suor Orsola Benincasa e l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo - affiancate dal Future Food Institute. L'impegno per la promozione dell'educazione alimentare e ambientale e del consumo consapevole sarà sostenuto anche attraverso la collaborazione avviata con il Ministero dell’Ambiente e con il CREA, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura.