Fortitudo, Pozzecco furioso: "Si deve dare di più"

La vittoria contro Roseto avvicina al secondo posto ma non convince è la prestazione. E l'allenatore nella foga danneggia lo spogliatoio

Gianmarco Pozzecco, allenatore della nazionale italiana di basket

Gianmarco Pozzecco, allenatore della nazionale italiana di basket

Bologna, 9 aprile 2018 – Furioso con la sua squadra per la prestazione e per l’andamento della sfida, Gianmarco Pozzecco è un fiume in piena nonostante la vittoria della sua Fortitudo Consultinvest a Roseto. Della sfida di ieri, alla fine si salva solo il risultato finale, con due punti che avvicinano la Effe al secondo posto in classifica. Con +4 su Treviso e Montegranaro, alla Fortitudo basterà infatti vincere 1 delle ultime 2 sfide (Piacenza in casa e Mantova in trasferta) per assicurarsi il secondo posto in graduatoria.

Vittoria a parte Pozzecco a fine partita era un fiume in piena anche con i suoi giocatori, con una sfuriata nella quale ha danneggiato (prendendosi responsabilità e confermando di pagare lui stesso i danni) lo spogliato della Effe. “Mi scuso sono andato in escandescenze con i miei giocatori ed ho rotto qualcosa. Ho già avvisato il custode di controllare le cose che possono essersi rotto e di mandarmi la fattura; mi dispiace, però può succede perché ero arrabbiatissimo”.

Sulla partita invece Pozzecco difende la squadra e si prende tutte le responsabilità. “Tutto quello che succede in campo è colpa mia. E’ responsabilità dell’allenatore se abbiamo giocato a sprazzi, e se alla fine stavamo buttando nel cesso una partita condotta anche se mai chiusa. I miei ragazzi hanno dato quello che dovevano. Ovvio Dobbiamo fare meglio. Abbiamo ancora troppi alti e bassi e alla fine con questa intermittenza diventa difficile vincere”.

Serve gerarchie, per far chiarezza all’interno della squadra? “Voglio darle, ma il problema non è questo. Ai giocatori voglio far capire che non siamo in un mondo comunista, dove siamo tutti uguali. Faccio un esempio che mi ha raccontato Massimo Bonini ex giocatore della Juventus. Al termine del primo tempo di una sfida di campionato della Juventus, Platini, durante l’intervallo fumava una sigaretta, e a domanda di Bonini su cosa facesse e che facendo così non avrebbe corso nel secondo tempo, il campione francese rispose ‘tanto corri tu per me’, e aveva ragione. Nella Fortitudo ci sono i big e i gregari, e questa squadra ha giocatori diffusamente forti ma anche bisogno che qualcuno difenda, qualcuno che stia zitto e altri che possono parlare dando consigli, anche se alla fine quello che deve parlare sempre devo essere io”.

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