Fortitudo Cantù 75-68: una vittoria che vuol dire salvezza

La formazione di Dalmonte soffre ma batte Cantù 75-68 e rimane in serie A. A retrocedere sono proprio i brianzoli

La festa dopo una vittoria che vuol dire salvezza

La festa dopo una vittoria che vuol dire salvezza

Bologna, 25 aprile 2021 – La Fortitudo batte Cantù ed è salva. Battendo 75-68 i brianzoli, la formazione di Luca Dalmonte conquista, con un turno di anticipo la permanenza in serie A e, vista anche la vittoria di Brescia a Cremona, condanna propri Cantù alla retrocessione. E’ stata una vittoria da Fortitudo, sudata, sofferta fino alla fine, ma meritata e proprio per questo ancora più bella. Banks e Aradori sono stati i protagonisti offensivi, ma questa è stata soprattutto una vittoria di gruppo. Fuori c’è la Fossa dei Leoni che ha atteso il pullman della squadra al momento dell’arrivo all’Unipol Arena, per incitare e far sentire il proprio calore; dentro la tensione è altissima anche nel prepartita, con le due squadre ben consce del giocarsi tutta una stagione in 40’. La Fortitudo recupera Hunt e butta subito nella mischia Fantinelli, fermo in settimana. Nello starting-five Luca Dalmonte si affida a Fantinelli, Banks, Aradori, Whiters e Hunt. Dall’altra parte della barricata Piero Bucchi schiera in quintetto Smith, Gaines, Pecchia, Leunen e Bayehe. Prime occasioni poi la Fortitudo infila un primo break e portandosi avanti 11-4 al 4’. Gianes 10 dei 15 per Cantù, riporta a -1 i brianzoli sul 16-15 al 7’. Al 10’ ospiti avanti di 1 sul 20-21. Ci pensa un ispirato Aradori a riportare avanti la Fortitudo 25-22 al 13’. La sfida continua sulla falsariga del grande equilibrio, tra sorpasso e controsorpasso. All’intervallo è perfetta parità sul 38-38. Alla ripresa del gioco la Fortitudo perde subito Hunt, che commette alla prima azione, il terzo fallo, ma seppur soffrendo sottocanestro si porta avanti 45-40 grazie all’energia di Banks e Whiters. Storie tese tra Totè e Radic, ai quali viene fischiato un antisportivo a testa. Lo stesso Totè e Gaines, continuano nel botta risposta. Al 30’ Fortitudo avanti 56-52, senza per altro aver sfruttato a pieno le 8 palle perse avversarie nel terzo quarto. Il margine del vantaggio Fortitudo rimane sempre contenuto, fino alla schiacciata di Hunt e al successivo gioco da 3 punti di Banks, entrambi su assist di Aradori, che al 35’ vale il +8 sul 67-59 al 35’. La Fortitudo non riesce a chiudere la prima partita, soffre ma alla fine porta a casa una vittoria che vuol dire salvezza. Tra i protagonisti della sfida, Pietro Aradori, 17 punti, 6 rimbalzi, 5 assist e 6 falli subiti. “E’ stata una settimana lunghissima, ma in generale una stagione dura e difficile, per noi e per la società con tanti cambiamenti in corsa. A dicembre-gennaio è stato sicuramente il momento più duro. Abbiamo cercato di non farci deconcentrare anche da quello che succedeva fuori dal campo. Io? Ho avuto problema fisico che mi ha tenuto fuori un mese. A livello di squadra siamo stati bravi a cambiare in corsa i nostri obiettivi e a conuistarci la salvezza”.

FORTITUDO BOLOGNA  CANTU’ 75- 68: il tabellino

FORTITUDO LAVOROPIU’ BOLOGNA: Fantinelli 4, Banks 20, Aradori 17, Whiters 13, Hunt 8; Baldasso 4, Totè 7, Cusin, Mancinelli 2, Manna ne, Pavani ne. All. Dalmonte. ACQUA S. BERNARDO CANTU’: Smith 9, Gaines 22, Pecchia 3, Leunen 3, Bayehe; Radic 17, Johnson 2, Thomas 2, Procida 10, La Torre ne, Baparape ne, Bresolin ne. All. Bucchi. ARBITRI: Sahin, Bartoli, Borgioni. NOTE: parziali 20-21, 38-38, 56-52. Tiri da due: Fortitudo 20/40; Cantù 20/42. Tiri da tre: 6/18; 4/24. Tiri liberi: 17/24; 16/21. Rimbalzi: 38; 45.  

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