Fortitudo Roseto 92-81, la Effe chiude col botto. Notte magica in piazza

I biancoblù, col loro popolo in festa da tre settimane, sorridono anche nell’ultima giornata di stagione regolare. Ed esplode la festa: 1.500 in corteo

Lo striscione della Fossa in testa al corteo dei 1.500 tifosi (foto Schicchi)

Lo striscione della Fossa in testa al corteo dei 1.500 tifosi (foto Schicchi)

Bologna, 20 aprile 2019 - Col suo popolo in festa da tre settimane, da quello storico 31 marzo che ha riportato la Bologna biancoblù nella massima serie, la Fortitudo torna sotto la volta del PalaDozza per l’ultima giornata di stagione regolare, penultimo appuntamento prima della finalissima di categoria del prossimo 5 maggio: dopo le due sconfitte consecutive contro Forlì e Cagliari, la Effe piega Roseto 92-81 e chiude la regular season con un successo. Ed esplode la festa per la promozione: 1.500 tifosi in visibilio fino a Piazza Maggiore.  La cronaca della partita. Al cospetto di Carlo Recalcati, il coach del primo scudetto, e in un clima di festa totale, con le due tifoserie gemellate (“Arrosticini e tortellini”) e con Roseto già nella line-up up dei playoff, la Fossa dei Leoni dà spettacolo nel prepartita con una coreografia articolata, fra vecchi titoli di giornale che davano la tifoseria a un bivio all’epoca di Eagles e Biancoblù, gigantografie di Dante e Virgilio che osservano il palasport all’alto e palloncini con impressa la lettera A.

Migration
Di Akele e Fantinelli il botta e risposta di inizio gara, prima della bomba di Person che apre di poco la forbice: controffensiva personale di Cinciarini e Bologna per la prima volta al comando (9-7). Person+Leunen, il divario resta inalterato fino all’ingresso di capitan Mancinelli, che in uno contro uno firma il +4, seguito dal 2+1 di Fantinelli, attentissimo a rimbalzo: 17-10 e time-out per Roseto. Sono gli abruzzesi a rientrare meglio dal minuto di sospensione, col repentino 5-0 di Sherrod e Rodriguez che ricuciono lo strappo, ma faticano a contenere lo slancio offensivo di Fantinelli e Leunen (20-17). Person e Pierich rimettono la testa avanti, Cinciarini replica e Sherrod cala il sipario su un quarto giocato ad armi pari: 24-24. I biancoblù di inizio secondo quarto viaggiano a ritmi blandi contro una Roseto più esplosiva, che va a segno con Rodriguez, Person e Sherrod limitando l’iniziativa dei padroni di casa (31-33): dopo 3’ di digiuno si rivede Mancinelli, che schiaccia il -2, anticipazione della bomba di Venuto su assist di Leunen, del 5-0 di Delfino e dell’incredibile schiacciata di Hasbrouck che rovesciano nuovamente le gerarchie (43-35). Ma è un gap destinato ad accorciarsi in men che non si dica: 7-0 di Rodriguez e Roseto a -2 (45-43). Di Hasbrouck in contropiede l’ultimo guizzo prima del quarto d’ora accademico di riposo (49-43).

image

Con la bomba di Delfino e il 5-0 di Cinciarini inizia l’esplosiva ripresa di Bologna, che aumenta il ritmo difensivo, chiude la via del canestro agli uomini di D’Arcangeli e vola a +9: Nikolic accorcia, Delfino replica dalla lunga distanza e il tecnico rosetano è costretto al time-out per arrestare l’emorragia (59-49): ma è la soirée di Delfino, che scrive un altro break di 7-0 e chiude anzitempo i conti (68-52). Tre liberi di Cinciarini, replica di Nikolic, aggiustamento di Cinciarini e bomba di Rodriguez: la frazione si chiude 73-59. L’ultimo quarto della regular season si apre con l’appoggio di Venuto su assist di Leunen, prima del parziale rosetano del trio Eboua-Nikolic-Rodriguez che coach Martino ferma col minuto di sospensione: gli abruzzesi non mollano la presa (75-67). A questo punto sale in cattedra Hasbrouck, che con due bombe di fila scollina gli 80 punti e interrompe il momento degli ospiti, veloci a replicare con Nikolic (81-70). Semigancio di Mancinelli, lay-up di Hasbrouck e clamoroso alley-oop di Mancinelli: la Effe spicca il volo con poco più di 2’ da giocare (90-73). Passerella conclusiva di una stagione da incorniciare: cori per coach Martino, che ringrazia il palasport battendosi il pugno sul cuore, corteo verso piazza Maggiore e un popolo in festa. Il tabellino Lavoropiù Fortitudo Bologna 92 Cimorosi Roseto 81 LAVOROPIÙ CONSULTINVEST BOLOGNA: Delfino 22, Cinciarini 24, Mancinelli 10, Franco, Leunen 6, Cinti, Prunotto, Venuto 7, Rosselli ne, Fantinelli 9, Pini, Hasbrouck 12. All. Martino. CIMOROSI ROSETO: Person 19, Cocciaretto 2, Rordiguez 21, Ianelli, Canka 3, Nikolic 10, Eboua 3, Bayehe, Sherrod 14, Akele 6, Pierich 3. All. D’Arcangeli. Arbitri: Beneduce, Gagno e Callea. Note: parziali 24-24; 49-43; 73-59. Tiri da due: Bologna 24/38, Roseto 17/31; tiri da tre 10/25, 14/27; tiri liberi 14/16, 5/9; rimbalzi 32, 26.

Lodo Guenzi al corteo Fortitudo (Foto Schicchi)
Lodo Guenzi al corteo Fortitudo (Foto Schicchi)

 

La festa fino a Piazza Maggiore

I fumogeni illuminano la notte di Bologna, le bandiere la tinteggiano e i cori del lungo fiume umano, formato da almeno 1.500 persone, sono la colonna sonora che echeggia da piazza Azzarita, su per via Riva di Reno, poi a destra per via delle Lame. I giocatori finiscono dietro lo striscione della Fossa e diventano la testa del corteo, che si ricompatta per la passerella finale in piazza. I tifosi sfilano accanto alla fontana del Nettuno, blindata per la circostanza, dopo le polemiche seguite alla festa improvvisata dello scorso 31 marzo, in occasione della vittoria con Ferrara che ha garantito matematicamente il salto di categoria. E dalla piazza, ancora in visibilio, sale un boato quando la squadra si affaccia dal terrazzino della sala Rossa di Palazzo D’Accursio, salutando il popolo biancoblù ed esponendo lo striscione della Fossa. Il clima di euforia viene suggellato dallo spettacolo finale dei fuochi d’artificio, mentre Lodo Guenzi dello Stato Sociale, fortitudino doc, si unisce al coro sotto le finestre del Comune.  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro