Pietro Aradori lascia la Virtus e firma per la Fortitudo

Prima il divorzio dai bianconeri, poi l'ufficialità dell'arrivo all’Aquila e le prime parole

Aradori con i compagni della Fortitudo (Foto Schicchi)

Aradori con i compagni della Fortitudo (Foto Schicchi)

Bologna, 12 agosto 2019 – E’ il giorno di Pietro Aradori. Approfittando della sosta dagli impegni azzurri, Pietro Aradori è arrivato a Bologna dove prima ha rescisso il contratto con la Virtus e poi ufficializzato il suo passaggio alla Fortitudo, infine il saluto ai nuovi compagni e le prime dichiarazioni da giocatore della Fortitudo. Il caldo pomeriggio bolognese dell’ex capitano bianconero inizia poco dopo le 15 con la notizia, ufficializzata dalla Virtus della rescissione del contratto.

“Virtus comunica di aver risolto consensualmente il contratto in essere con il giocatore Pietro Aradori. In Virtus dal 2017 e capitano nella passata stagione, Aradori ha collezionato 58 presenze, conquistando ad Anversa 1 Basketball Champions League. La società ringrazia Pietro per le 2 stagioni trascorse insieme e gli augura un “in bocca al lupo” per il proseguo della sua carriera”.

E’ il primo passo verso il passaggio in Fortitudo, che arriva ufficialmente un’oretta dopo intorno alle 16.30, con il comunicato dell’Aquila.

“Fortitudo è lieta di comunicare di aver raggiunto un accordo con l’atleta Pietro Aradori… Tagliato proprio in questi giorni il prestigiosissimo traguardo delle 150 presenze con la maglia della nazionale, Aradori sta svolgendo la preparazione in vista dei Campionati Mondiali che si disputeranno in Cina dal 31 agosto al 15 settembre. Palmares, curriculum e talento che parlano da soli, per un giocatore che ha risposto con grande entusiasmo alla chiamata di una Fortitudo che ha voluto fortemente vestirlo di biancoblù. Da parte di tutta la grande famiglia dell'Aquila: Benvenuto Pietro”.

Non è il primo, sicuramente non sarà l’ultimo a passare da una sponda all’altra del Reno, ma i tempi e le motivazioni sono quelle che faranno discutere per tanto tempo sotto le due Torri, anche perché Aradori si lega per 4 anni alla Fortitudo. A completare la giornata, l’ex capitano della Virtus e capitano della nazionale italiana è andato alla palestra Furla dove la Fortitudo è già da qualche giorno al lavoro.

“E’ curioso essere a 20 metri da dove si allena la Virtus (al PalaDozza), ma ormai il passaggio c’è stato e del passato non voglio parlare. Sono in Fortitudo e sono felice, supercarico e con la voglia di farmi amare dai nuovi tifosi”.

Perché ha scelto la Fortitudo?

“A Bologna sto bene e poi perché questa è una grande squadra con grandi tradizioni. Oltretutto non volevo un contratto annuale, e il 25-30 luglio tante squadre erano complete e le offerte a lungo termine non se ne trovavano. Quindi appena c’è stata la possibilità l’ho colta con questo contratto di quattro anni. I nuovi compagni? Molti li ho già affrontato da avversario. Con Mancinelli per esempio ho condiviso anni in Nazionale e l’esperienza di Cantù. Conosco bene anche Antimo Martino: a Roma io ero un giovane giocatore e lui un giovane vice allenatore".

Che obiettivi vi siete prefissati?

“Ne abbiamo parlato velatamente; pensiamo prima di tutto alla salvezza, poi cercheremo di dare soddisfazioni ad un pubblico per cui sarà emozionante giocare”.

Al derby ci sta pensando?

“Ancora no, ovviamente so che vale una stagione, ma pensiamoci quando sarà il momento”.

L’addio alla Virtus non è stato dei più semplici.

“Non sono mai stato contattato dall’allenatore. Lo avesse fatto a fine maggio o inizio giugno non sarei stato messo in difficoltà. Magari sarei venuto in Fortitudo lo stesso, ma io sono abituato a parlare negli occhi. Posso accettare le scelte, le rispetto, ma dovevano dirmelo”.

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