Fortitudo Venezia 89-82, battuti i campioni d'Italia

Grande prestazione degli uomini di Martino: seconda vittoria consecutiva

La gioia della Fortitudo

La gioia della Fortitudo

Bologna, 29 settembre 2019 - This must be the place, dieci anni e 4 mesi dopo. Una snervante eternità temporale per chi ha giurato cieca fedeltà, ha pianto e duellato per tornare, a 3797 giorni dal 7 maggio 2009 (74-65 contro Caserta), sotto la volta del PalaDozza con la sua beneamata in serie A. Che celebra il suo ritorno a casa nel più straordinario e inatteso dei modi possibili, superando i campioni d’Italia della Reyer Venezia 89-82 (foto), facendo così il bis dopo la première stagionale sul parquet di Pesaro di martedì scorso.

Sfilata di personalità per la riapertura di un ‘Madison’ tutto esaurito, da coach ‘Charlie’ Recalcati, l’eroe del primo titolo biancoblù seduto a pochi metri dalla sua ala dell’epoca Gregor Fucka, alla tennista Sara Errani, passando per coach Alessandro Finelli e l’immancabile Fabio Bazzani a bordocampo: tuttavia l’ovazione più grande è riservata a uno degli emblemi dell’ultima promozione, l’americano Kenny Hasbrouck, oggi in forza alla Scaligera Verona.

Si riparte, finalmente, dieci anni dopo: in maglia bianca Fantinelli, Robertson, Aradori, Leunen e Daniel, in granata De Nicolao, Tonut, Bramos, Daye e Watt. Inizio sprint per i campioni d’Italia, con la bomba di Tonut e la schiacciata di Watt, seguiti dalla bomba di Robertson e il jumper di Aradori che interrompono il trend (5-5). Bomba di Bramos, appoggio di Watt su rimbalzo offensivo: Venezia riprende margine, ma la controffensiva di Fantinelli e i 2 punti di Stephens regalano il primo vantaggio alla Fortitudo (13-10).

Sul cambio di fronte Tonut rimette momentaneamente le cose a posto, ma l’istantanea risposta di Robertson e l’alley-oop di Stephens imbeccato dal collega americano fa detonare il PalaDozza (18-13), costringendo De Raffaele al primo time-out del match. Venezia rientra bene dal minuto di sospensione, con Chappell e Tonut che fermano l’avanzata di Bologna rimettendo avanti la testa 18-20: salgono allora in cattedra Stipcevic e Stephens, che fra tiri liberi e contropiedi si spartiscono il controbreak che ridà ai padroni di casa il +5 di vantaggio (26-21). A chiudere la prima frazione arrivano i tre liberi di Watt e Udanoh che siglano il 26-24 della prima sirena. Venezia opta per la zona 2-3 per spingere fuori dall’area i locali, che rispondono col tiro dalla media e con il tap-in di Daniel, bravo in precedenza a coprire il tentativo di schiacciata di Udanoh subendo lo sfondamento. Bologna ha il vento in poppa e la bomba di Stipcevic è il detonatore che fa esplodere piazza Azzarita (33-24), ma la zavorra di falli (Daniel costretto in panchina per via del terzo fallo) dà il la al parziale veneziano, che con Watt e Daye rammenda la sdrucitura (33-28).

Aradori+Robertson: i biancoblù restano a tre possessi di vantaggio, prima della bomba di De Nicolao e della risposta di Aradori su assist di un ispirato Fantinelli, che obbliga gli ospiti al time-out sul punteggio di 41-33. Tripla di Cerella, gancio di Mancinelli, schiacciata di Watt, appoggio di Aradori, liberi di Bramos e replica di Leunen: il botta e risposta dura fino al tiro in sospensione di Tonut (47-42), fermato dal time-out di coach Martino con 64 secondi da giocare. Il fallo a rimbalzo di Aradori manda in lunetta Udanoh, che segna entrambi i liberi e, sul recupero di Filloy, va ad appoggiare il 47-46 che il tecnico biancoblù prova a contenere col secondo time-out consecutivo. Due liberi di Aradori lasciano ai veneziani 18 secondi sul cronometro, ma sul cambio di fronte si accende una miccia fra Stipcevic e Watt, col secondo che spintona il primo sulla linea di fondo: tecnico a Stipcevic e Watt espulso. Il croato non sbaglia dalla lunetta e il primo tempo si chiude 51-46. Di rientro dagli spogliatoi è Stephens a inaugurare la ripresa con la schiacciata del 53-46, anticipazione del doppio jumper Aradori-Stephens e dei liberi di Aradori che aprono la forbice sul 59-46. L’emorragia viene fermata temporaneamente da Daye, ma Stephens si erge a jolly biancoblù sia in attacco sia in difesa, tanto da pescare in virata il doppio appoggio del 63-52. I due liberi di Robertson danno a Bologna il massimo vantaggio (65-52), prima della correzione di Chappell su pasticcio di Udanoh, dell’entrata di Cinciarini e della schiacciata di Udanoh (67-56). Le squadre entrano presto in bonus e il finale della terza frazione è una sfida dalla lunetta che mantiene Bologna sulla doppia cifra di vantaggio: l’errore di Robertson sigla il 69-58. Dopo il risicato utilizzo a causa dei falli, Daniel si ripresenta sul parquet del ‘Madison’ con l’appoggio del 71-58, corretto poco dopo da capitan Mancinelli, in risposta a Filloy (72-60). Venezia alza il ritmo offensivo per tentare la rimonta: la bomba di De Nicolao e le troppe incursioni in area obbligano coach Martino a chiamare il time-out per riordinare le idee. Mancinelli sporca il tiro pesante di Daye e permette ad Aradori di segnare il 74-63 sul cambio di fronte:

Daye trova la via del canestro da posizione di post alto, ma la replica di Mancinelli è il triplo hook che porta Bologna sul +15 (60-65) e costringe De Raffaele al time-out, con 4 minuti ancora da giocare. Il lungo break biancoblù viene interrotto dal tandem Udanoh-De Nicolao, che ridanno ossigeno agli ospiti, nel momento più brillante dei padroni di casa (80-72 a 2,30 dalla sirena). La Fortitudo spreca il terzo attacco consecutivo con la forzatura di Robertson che innesca il contropiede granata, che si conclude magistralmente con la bomba di Cerella: time-out Bologna (80-75). Venezia alza la difesa a tutto campo, Aradori forza l’entrata sul fondo e Tonut punisce con la bomba del -2 che spaventa Bologna, in balìa della tempesta veneziana. Due su due di Aradori dalla lunetta: Bologna torna a respirare (82-78), errore di Tonut dalla lunga, rimbalzo di Robertson, che subisce il fallo sistematico e non sbaglia dalla linea della carità (84-78 con 32 secondi da giocare). Appoggio di Chappell su errore di Daye (84-80), liberi di Stipcevic (86-80), tiro veloce di Tonut (86-82), libero di Aradori (87-82), schiacciata di Stephens e PalaDozza in festa. Finisce 89-82: la Fortitudo è tornata nel posto che le spetta.  

Il tabellino

Fortitudo Pompea Bologna-Umana Reyer Venezia 89-82

FORTITUDO POMPEA BOLOGNA: Robertson 13, Aradori 20, Cinciarini 4, Mancinelli 9, Dellosto ne, Leunen 2, Fantinelli 4, Daniel 8, Stephens 18, Stipcevic 11. All. Martino.

UMANA REYER VENEZIA: Udanoh 12, Casarin, Bramos 8, Tonut 17, Daye 7, De Nicolao 8, Filloy 2, Vidmar, Chappell 10, Pellegrino, Cerella 6, Watt 12. All. De Raffaele.

Arbitri: Rossi, Sardella e Vita.

Note: parziali 26-24; 51-46; 69-59.

Tiri da due: Bologna 24/36, Venezia 21/34; tiri da tre 5/18, 10/31; tiri liberi 26/34, 10/17; rimbalzi 34, 37.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro