Bologna com’era: il primo docente non vedente

Augusto Romagnoli fu il primo laureato degli ospiti dell’Istituto Cavazza che ne ricevette onore e prestigio, ma fu anche il primo docente cieco a insegnare in un liceo statale. L’impegno di Romagnoli per i ciechi con articoli, conferenze e convegni proseguì con risultati e divenne punto di riferimento nazionale: coloro che sono privi di vista hanno diritto non alla compassione, ma all’istruzione, al lavoro, all’assistenza. Con Romagnoli crebbe l’attenzione e si diffuse maggiore sensibilità. La guerra portò all’aumento del numero dei ciechi che andavano rieducati e introdotti al lavoro. Nel 1920 fu costituita l’Unione Italiana Ciechi. L’Istituto Cavazza, dopo la guerra, dovette constatare una diminuzione delle elargizioni con rischi per il bilancio. (segue)