Pronto soccorso Carlino, Renato Seracchioli svela i segreti della menopausa

"Non è una malattia", è la premessa. E poi ha risposto alle domande dei nostri lettori su depressione, terapia sostitutiva e insonnia

Renato Seracchioli, direttore della Ginecologia e Fisiopatologia della riproduzione umana

Renato Seracchioli, direttore della Ginecologia e Fisiopatologia della riproduzione umana

Bologna, 19 maggio 2018 - Tumore ovarico, vaccini e ora menopausa. Proseguono gli appuntamenti con 'Pronto soccorso Carlino'  ossia con medici, primari e specialisti del Policlinico Sant’Orsola che si mettono a disposizione dei lettori del Resto del Carlino per domande, dubbi e consulti via mail o al telefono. Questa è la volta diel professor Renato Seracchioli, direttore della Ginecologia e Fisiopatologia della riproduzione umana. Si è aprlato, appunto, della menopausa. 

La prossima settimana, giovedì 24, verrà affrontato il tema della sicurezza del bambino: linea diretta, dalle 15 alle 16, con il professor Marcello Lanari. Per inviare le proprie domande, si può scrivere una email all'indirizzo prontosoccorsocarlino@gmail.com.

Sto per entrare in menopausa: sono preoccupata. Come cambierà il mio corpo? «La menopausa non è una malattia – risponde il professor Renato Seracchioli – ma un periodo in cui avvengono molti cambiamenti ed è naturale avere un po’ di timore nell’affrontare le novità. Tuttavia non dobbiamo pensare che allo scoccare della menopausa una donna si trasformi da ‘principessa a Cenerentola’. Molte donne non avvertono alcun cambiamento altre possono notare piccoli e graduali modificazioni a carico della pelle, del collagene, delle mucose delle vie genitali e urinarie, una sensazione di gonfiore addominale e altri fastidi. Sono tutti problemi risolvibili spesso solo con adeguate norme comportamentali e in alcuni casi con terapie mirate».

Mi sento stanca, irritabile, ansiosa e spesso soffro d’insonnia: che cosa posso fare? «Uno dei sintomi più precoci e fastidiosi della pre menopausa è una riduzione della qualità del sonno che diventa più leggero, con difficoltà ad addormentarsi, frequenti risvegli talvolta dovuti a vampate di calore. Dormire male spesso si associa una maggiore irritabilità, ansia , difficoltà di attenzione, concentrazione, memoria. I rimedi sono diversi: evitare cene troppo abbondanti, cibi dolci o bere vino la sera; evitare l’attività fisica serale, mentre è consigliata una costante attività fisica di giorno. Se tutto questo non fosse sufficiente, la terapia medica può essere di aiuto, ma va forgiata su ogni singola donna».

Ho 51 anni e sto ingrassando anche se il mio stile alimentare è sempre uguale: come mai? «Con l’arrivo della menopausa e i cambiamenti ormonali che ne conseguono si ha un rallentamento del metabolismo dovuto a una riduzione della stimolazione di alcuni centri cerebrali che governano i così detti bioritmi e una diversa distribuzione del tessuto adiposo che tende ad accumularsi su fianchi e addome. Le donne, soprattutto quelle in sovrappeso già prima della menopausa, devono essere consigliate su un’alimentazione sana e sull’importanza di un’attività fisica costante. Inoltre, l’alterazione del sonno determina una reazione neurologica che stimola l’appettito».

Ho 48 anni e sto per subire l’asportazione dell’utero. È preferibile togliere anche le ovaie? «Se non ci sono patologie ovariche particolari, le ovaie non devono essere tolte. È una cosa da evitare, perché entrerebbe in menopausa in modo brusco, mentre potrà avere ancora per anni un beneficio dal loro funzionamento».

Alcune mie amiche sono ricorse alla terapia ormonale sostitutiva. Qual è il suo parere? «La prima cosa da dire è che non tutte le donne ne hanno necessità. Se si valuta che sia necessaria, bisogna stabilire se esistono controindicazioni. La terapia andrebbe riservata alle donne che accusano i sintomi specifici della carenza di estrogeni. Notevoli i vantaggi della terapia: in molti casi consente una migliore qualità di vita e una prevenzione di problemi di salute, come l’osteoporosi o la le malattie neurologiche degenerative. I rischi di patologie tumorali, con i giusti dosaggi, sono molto bassi».

La depressione può essere legata alla menopausa? «Sui problemi emozionali e psicoaffettivi ci sono alcune teorie. La prima chiama in causa il deficit di estrogeni e ritiene causale l’associazione fra menopausa e sintomi. Gli estrogeni aumentano la biodisponibilità della serotonina: poiché una sua diminuzione è considerata responsabile della depressione, anche una minor quantità di estrogeni potrebbe essere implicata in questo processo. La seconda teoria è quella dell’effetto domino: se le vampate di calore svegliano la donna durante la notte, i disturbi del sonno possono determinare anche disturbi dell’umore».

Mia madre è entrata in menopausa prima dei 40 anni. Io ne ho 23, mi devo preoccupare? «Un po’ di attenzione serve. Non è detto che anche lei vada in menopausa alla stessa età, perché non è una cosa automatica. Certo, il fenomeno potrebbe ripresentarsi. Quindi, consiglio un controllo ormonale, in particolare dell’ormone Amh che indica qual è la riserva ovarica follicolare. Nei casi come il suo, potrebbe essere utile congelare gli ovociti per preservare la fertilità qualora le ovaie smettessero di funzionare precocemente».

Soffro di endometriosi, che problemi avrò in menopausa ?  «Con l’arrivo della menopausa e la drastica riduzione della produzione di estrogeni da parte delle ovaie, anche l’endometriosi solitamente riduce la sua attività e conseguemente diminuisce la sintomatologia ad essa connessa, come dolori pelvici o disturbi legati al ciclo mestruale. In menopausa una terapia sostitutiva andrà presa in considerazione con molta cautela, perché l’endometriosi potrebbe essere riattivata». 

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