Bologna, modelle e attrici in passerella per il Bataclan

La sfilata pensata da Gaetano Navarra e realizzata anche dagli studenti dell’Accademia delle Belle Arti

Tra le modelle anche  Eva Robin’s (Schicchi)

Tra le modelle anche Eva Robin’s (Schicchi)

Bologna, 29 gennaio 2017 – Non una sfilata ma una sfida, non tutte modelle professioniste ma molte icone di stile di Bologna. E poi uno spirito particolarmente solenne e intimo per un evento dedicato alla moda. Gaetano Navarra l’ha pensata così, come «un momento di riflessione, ma anche un messaggio positivo in cui mettere al centro l’amore per la vita» la performance ‘Cocktail Dress. Love is the new Black’ che alle 19 è andata in scena nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti in occasione di Arte Fiera e di Art City. Creativi, gli studenti di Fashion Design, triennio dell’Accademia, guidati dal fashion designer che ha iniziato il workshop a fine 2015, a ridosso di un evento drammatico quale la strage di Parigi al Bataclan.

A dar vita al quadro vivente 20 abiti indossati, tra le altre, da Eva Robin’s, Simona Gandolfi, Clara Panigadi, Rachele Fabbri e Alessandra Di Sanzo (attrice di ‘Mery per sempre’ e di ‘Ragazzi fuori’ di Marco Risi), tutte illuminate da un sapiente gioco di luci e accompagnate dalle musiche originali eseguite dal vivo dal talentuoso compositore e musicista Filippo Terni. «Di workshop ne avevo già fatti parecchi –racconta Gaetano Navarra – ma sempre nelle scuole di moda. Questo all’Accademia, invece, è stato un corso lungo e articolato con studenti d’arte che hanno una visione onirica e sono privi di una nozionistica su tessuto o carta modello». E prosegue, inoltrandosi nella tematica: «Il corso è cominciato qualche giorno dopo i fatti del Bataclan a Parigi, dove hanno perso la vita persone che conoscevo e io ho abitato in quella zona per 14 anni, così ho cercato di condividere con gli studenti questo dolore, incentrando il tema su cosa il lutto può suscitare ed è per questo che il titolo della performance è Love is the new Black».

C’è chi ha realizzato vestiti con pattern di cuori, mani o vene, a seconda del sentimento personale e Navarra ammette di essere stato davvero soddisfatto del lavoro perché «per la prima volta potevo non parlare di lusso o glamour ma avere un approccio più politico». E le icone fashion bolognesi? «Sono tutte mie amiche – sorride – che indosserano gli abiti con dieci modelle professioniste e che hanno voluto farsi lo styling da sole perché sono tutte artiste. C’è Eva Robin’s che si è fatta un copricapo cardinalizio o Claretta Panigaldi che è stata una celebre modella degli anni Ottanta quando fece la campagna per Versace con Avedon». Eva Robin’s è divertita: «Amo molto la moda di Gaetano – dice – ma ci vogliono gambe lunghe per portarla! Adoro la sua couture che ancora nel mio guardaroba manca, assieme a qualche abito per prendere il 13 e andare ai Teatri di Vita».

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