Caldo record a Bologna, divorati dall’afa. Ma la tregua è in arrivo

Temperature e inquinamento da record. Rischio malori per anziani e fasce deboli

Caldo e afa (Zani)

Caldo e afa (Zani)

Bologna, 28 giugno 2019 - L’aria non si muove. Quella poca che si alza sembra sparata da un grosso phon. E la pelle si appiccica ai vestiti. Non bastano le docce, perché la famigerata afa bolognese è tornata a regalare notti insonni e milioni di euro ai venditori di condizionatori e ghiaccioli. Il caldo di questi ultimi giorni di giugno è già da incubo: giovedì pomeriggio alle 16 il termometro della stazione Arpae di piazza VIII Agosto segnava 37,1 gradi. Considerando che la media delle temperature per gli ultimi dieci giorni di giugno è di 29,5 gradi (il dato è basato sulle temperature rilevate in città tra il 1991 e il 2005), lo sforamento è già di 8 gradi abbondanti. A Zola, ancora peggio: giovedì alle 15 la massima è stata di 38,9 gradi.

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Insomma: è caldo, e pure tanto. Ma studiando un po’ i dati degli anni passati, non si tratta di un caldo super: nella famigerata estate del 2003, il 25 giugno la colonnina di mercurio aveva toccato i 37,5 gradi. E il vero record era stato registrato ancora prima, 23 anni fa, il 20 giugno del 1996, quando la temperatura massima era arrivata a 40,7 gradi. Pure le minime non scherzano in questi giorni e anzi in questo caso il record è stato superato: alle 5 del mattino di ieri il termometro segnava 24,5 gradi (la media per il periodo è di 18,1 gradi). La minima più alta registrata negli ultimi anni era stata infatti di 24,2 gradi, il 29 giugno del 2005. Curiosità, per gli amanti del gelo: la minima assoluta del periodo è del 22 giugno del 2000, quando si è scesi 1,6 gradi sotto lo zero. Era il primo giorno d’estate e si aspettava Babbo Natale.

Ora no, il caldo è torrido, ma si confà sicuramente di più alla stagione. Il problema, tuttavia, è rappresentato, al di là dei malori e delle difficoltà per le fasce deboli, dall’emergenza ozono: stando ai dati Arpae, è stata superata mercoledì, alla centralina di via Chiarini, la soglia d’informazione per l’inquinante ‘estivo’. Il limite orario è di 180 microgrammi per metro cubo, mentre in via Chiarini ha raggiunto i 183. La buona notizia è che dopo la giornata di oggi, in cui si prevedono temperature superiori ai 37 gradi, l’afa già nel weekend dovrebbe dare un po’ di tregua. Da domani, con l’ingresso di correnti nord-orientali leggermente più fresche. Una boccata d’aria.

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