Meteo Bologna, nebbia fitta. "Così non si vedeva da parecchi anni"

Maria Stefania Tesini, meteorologa di Arpae: "La causa? Un’atmosfera stabile e senza correnti"

Nebbia a Bologna

Nebbia a Bologna

Bologna, 4 gennaio 2022 - Da un paio di giorni sembra di aver messo piede sul set di ‘The Mist’, pellicola horror del 2007 dove enormi banchi di nebbia nascondono mostri e creature spaventose. Sullo sfondo però non ci sono i paesaggi asettici del Maine, ma i portici nostrani, e ormai sembra addirittura diventato quasi impossibile scorgere la cima dell’Asinelli. O la basilica di San Luca.

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"Un nebbione d’altri tempi" come lo definisce Maria Stefania Tesini, meteorologa di Arpae (l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna), e in effetti un fenomeno così intenso non si vedeva da tempo. Ma il clima è sempre più stravagante, imprevedibile, e se il Corno alle Scale per un fine settimana si è rivelato l’Alaska d’Italia – con temperature da mezza stagione, roba che non si vedeva da 50 anni –, la situazione è destinata a cambiare altrettanto rapidamente.  

Tesini, da quanto non si vedeva una nebbia così? "Da parecchio, in effetti. Va detto che, soprattutto in città, una manifestazione così evidente non l’avevamo da un po’. Ed è facile rendersene conto". Come si è creata? "A causa di un campo di bassa pressione particolarmente esteso, che dal nord Africa ha investito tutto il bacino del Mediterraneo e parte dell’Europa centrale, dando vita a una situazione che, in gergo meteorologico, viene chiamata di ‘stabilità’". Questo cosa comporta? "Fa sì che, negli strati più bassi dell’atmosfera, si crei una sorta di ristagno, con il cielo sereno: questa stabilità porta infatti uno scarsissimo afflusso di nuvole". Poi? "Poi, durante la notte, il terreno si raffredda molto più rapidamente rispetto all’atmosfera e questo fa nascere uno strato più freddo, che resta in basso: così, con l’umidità tipica della pianura padana, il vapore acqueo si condensa e spunta la nebbia. Si crea una sorta di tappo, e senza fenomeni di rimescolamento, i banchi rimangono stabili". Fino a quando durerà tutto questo? "Molto poco, a dire il vero. Già da domani ( oggi, ndr ) vedremo flussi occidentali più freschi in quota. L’atmosfera tenderà a rimescolarsi: avremo ancora una discreta nuvolosità, che lascerà spazio a un sistema perturbato a partire da mercoledì". Con quali conseguenze, nello specifico? "Ci saranno con ogni probabilità piogge e un abbassamento della temperatura sui rilievi. Prima dell’Epifania arriverà a nevicare anche attorno a quota 800 o 1000 metri, forse anche meno, con temperature sicuramente più in linea con quelle tipiche del periodo".

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