Meteo a Medicina, nubifragio allaga campi e strade

Sono caduti 160 millimetri d'acqua in un'ira. "Quanto in un anno intero". Distrutte le colture di patate e cipolle

Franco Ancarani nei campi allagati

Franco Ancarani nei campi allagati

Medicina (Bologna), 22 luglio 2018 - "Un anno di lavoro spazzato via in un’ora". E’ l’amara constatazione di Franco Ancarani agricoltore di Spazzate Sassatelli, colpito come altri coltivatori dal violento temporale che si è abbattuto tra l’Imolese e parte della Bassa.

METEO_32555587_135642
METEO_32555587_135642

"Il danno per quanto riguarda le colture da seme è totale – prosegue –. Ho perso la metà del raccolto delle patate, e ci vorranno otto o dieci giorni per poter raccogliere, viste le condizione. Il danno raggiunge il 70% se parliamo di uva e mais. Stesso discorso anche per soia e barbabietola da zucchero. Un disastro che ha vanificato gli sforzi di mesi".

Leggi anche: Nuova allerta meteo per lunedì 23 luglio

Alessandro Scala, vicedirettore e responsabile di Coldiretti analizza la situazione: "Più di 160 millimetri di pioggia, quasi quanto in un intero anno, si sono abbattuti l’altra sera nelle campagne della bassa imolese e nei comuni di Molinella e Medicina, provocando ingenti danni alle colture agricole". Alla bomba d’acqua che ha allagato campi e strade si sono purtroppo accompagnati grandine e vento.

Il raccolto è andato distrutto
Il raccolto è andato distrutto

"I pluviometri aziendali – aggiunge Scala – hanno misurato 161 millimetri d’acqua, caduti in una sola ora tra le 17.30 e le 18.30. Anche se è ancora presto per fare una stima attendibile, i danni potrebbero aggirarsi su diversi milioni di euro". La conta è impietosa: "Colpiti i vigneti, le colture da seme non ancora raccolte, il mais in fase di maturazione. E anche le colture specializzate di questa zona come le patate e le cipolle, che in questo periodo sono in fase di raccolta".

Qesti eventi, continuano da Coldiretti, sono gli effetti dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con una tendenza alla tropicalizzazione, con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. "In questo periodo è la grandine l’evento più grave per gli agricoltori perché causa danni irreversibili e provoca la perdita dell’intero raccolto dopo un anno di lavoro".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro