Morto dopo le torture in Iran, Amnesty: “Aveva studiato e lavorato a Bologna”

Un giovane poco più che 30enne è stato pestato e rimandato a casa. Aveva studiato Farmacia. Zaki: “Unibo ha una nuova vittima della libertà”

Bologna, 1 gennaio 2023 - Aveva studiato all’università di Bologna e lavorato sempre a Bologna, per mantenersi agli studi. Oggi è morto, dopo essere stato torturato in Iran. Poco più che trentenne, ​​​​​​Mehdi Zare Ashkzari ha perso la vita dopo venti giorni di coma a seguito delle torture. Il giovane aveva studiato Farmacia a Bologna (si iscrisse nel 2015) e in città aveva anche lavorato in una pizzeria. Due anni fa era tornato in patria.

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Lo ha detto a Editoriale Domani Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. E' stato torturato "tanto, al punto che dopo 20 giorni di coma è morto", secondo quanto riferito a Noury da fonti in Iran.

Il giovane sarebbe stato rilasciato dopo i pestaggi per evitare si sentisse male mentre era in cella, ma subito dopo è entrato in coma. 

Zaki: “Unibo ha una nuova vittima della libertà”

“Il nuovo anno inizia con questa notizia per darci un avviso sulle violazioni dei diritti umani che si verificano nella regione di Swana e in particolare in Iran – ha ciommentato Patrick Zaki, studente egiziano dell'Unibo arrestato in patria il 7 febbraio 2020 fino all'8 dicembre 2021 e tuttora sotto processo per reati d'opinione -. Unibo ha ora una nuova vittima della libertà di espressione. Purtroppo, questa volta, era troppo tardi per salvarlo. Tutte le mie condoglianze alla sua famiglia e a noi per questa grande perdita".

La vice-sindaca Clancy: “Un pensiero forte alla famiglia”

"Da Bologna mandiamo un pensiero molto forte alla famiglia di Mehdi Zare Ashkzari, torturato e morto in Iran dopo 20 giorni in coma. A tutta quella popolazione che lotta per quella libertà di donne e uomini in Iran. Mandiamo un forte abbraccio di fratellanza e sorellanza alla comunità iraniana che vedo qui”, lo ha detto la vicesindaca di Bologna Emily Clancy, intervenendo sul palco di piazza Nettuno.

Unibo, Molari e Monticelli: “Sgomenti e indignati, chiediamo giustizia”

“Accogliamo la notizia con sgomento, dolore, indignazione ed  esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia e la nostra solidarietà a tutte le iraniane e a tutti gli iraniani che, anche nelle Università, stanno lottando e soffrendo per i valori che ci sono più cari", ha commentato il rettore di

Bologna, Giovanni Molari.

"Abbiamo appreso con dolore e profondo sconcerto da Amnesty International che un nostro studente iraniano, Mehdi Zare Ashkzari, che aveva studiato Farmacia a Bologna, è morto a seguito di torture in Iran. Sembra fosse andato a trovare la madre in fin di vita. Esprimiamo tutta la nostra indignazione, sconcerto e dolore con lui e per tutti gli studenti iraniani che hanno perso la vita per la libertà di tutti. L'università e la città di Bologna continueranno a chiedere giustizia e l'intervento delle istituzioni”, ha detto la professoressa Rita Monticelli, intervenendo alla marcia della pace a Bologna. Monticelli è coordinatrice del Master Gemma, frequentato da Patrick Zaki e delegata del sindaco ai diritti umani e al dialogo interreligioso e interculturale. 

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