Bologna, 30 luglio 2010. Dopo lo 'strappo' di ieri, i finiani hanno costituito un gruppo autonomo alla Camera, che si chiamerà 'Futuro e Libertà per l’Italia'. Il nome del gruppo è stato formalizzato presso gli uffici della Camera, cui sono state anche consegnate le 33 richieste di adesione da parte dei deputati che hanno deciso di seguire Gianfranco Fini. E tra loro c'è anche il nome di Enzo Raisi, deputato Pdl e coordinatore provinciale del partito .

Roberto Flaiani, consigliere provinciale ex Alleanza nazionale e fedelissimo di Enzo Raisi, annuncia già la prossima costituzione di un gruppo autonomo dei discepoli di Gianfranco Fini a Palazzo Malvezzi, sede della Provincia di Bologna. “Nel momento in cui nasceranno i gruppi parlamentari finiani- spiega Flaiani- anche in Consiglio provinciale nascerà un gruppo che farà politica rappresentando il centrodestra che non si riconosce nel centralismo carismatico a loro tanto caro”.

Intanto Galeazzo Bignami consigliere regionale del partito, sottolinea che “a Bologna non c'è più il coordinatore provinciale del partito”

“Conoscendo bene Raisi – ha aggiunto -, so che sarà il primo a voler far chiarezza, non amando le situazioni di ambiguità. Né è una persona che sputa nel piatto in cui mangia’’. La speranza di Bignami è che il deputato possa “restare nel Pdl e portare il suo contributo anche in vista delle prossime elezioni comunali’’. Ma, anche visto il gruppo autonomo in parlamento, la sua “è una speranza infondata, dato che è uno dei pasdaran finiani. A livello locale, ora bisognerà capire cosa fare’’.

Interviene il senatore Filippo Berselli, coordinatore regionale del Pdl, secondo cui  la creazione di un gruppo autonomo di finiani alla provincia di Bologna ‘’è una cosa gravissima’’. Per il senatore, i finiani ‘’sono formalmente ancora dentro al partito, ma politicamente operano come se fossero fuori. E' un’operazione per organizzare i loro gruppi sul territorio, alla faccia di quelli che ti hanno eletto’’.

Berselli definisce una "farsa" la situazione di Enzo Raisi: ‘’Ora fa parte di un gruppo esterno al partito e contemporaneamente continua a restarne il coordinatore provinciale, siamo alle comiche’’, ha concluso Berselli. Ma ha aggiunto di non aver nessun potere disciplinare da esercitare.