25 aprile a Sant’Agata, l’Anpi contro il governo. E l’assessora se ne va

La titolare della Scuola Maria Rita Guazzaloca, di area centrodestra, non condivide le parole dell’Associazione partigiani: “Ha offeso l’esecutivo”. La Cgil: “Inaccettabile, il sindaco prenda le distanze”. Ma il primo cittadino Vicinelli difende l’assessora: “Non ha offeso nessuno”

<p>Il sindaco di Sant&#39;Agata bolognese, Giuseppe Vicinelli, ex leghista eletto con una lista civica</p>

Sant’Agata bolognese, 25 aprile 2023 - Addio pacificazione per il 25 aprile. Se a Bologna non ci sono state contestazioni per la presenza di esponenti del governo, a pochi chilometri dal capoluogo, a Sant’Agata bolognese, durante le celebrazioni, l’assessora alla Scuola Maria Rita Guazzaloca ha lasciato all’improvviso la piazza. Il caso è scoppiato dopo che Milena Varasani, la rappresentante dell’Anpi, nel suo discorso in un passaggio ha parlato di “un 25 aprile diverso dagli altri”, legandolo al fatto che c’è un governo di destra in carica. Parole che non sono piaciute all’assessora che ha preferito abbandonare piazza dei Martiri.

“Un gesto inaccettabile”, segnalano in una nota la stessa Anpi, con lo Spi (i pensionati della Cgil presenti all’evento) e la Cgil, denunciando “la gravità del comportamento dell’assessora che, in una circostanza pubblica così importante e così solenne come quella del ricordo della giornata di Liberazione dal nazifascismo del nostro Paese, mentre vengono ricordati coloro che sono morti per riconsegnarci la libertà e la democrazia, è incapace di ascoltare e accettare opinioni e discorsi diversi dal suo pensiero e dalle sue idee”.

Non si pente, invece, della decisione di abbandonare la piazza, l’assessora Guazzaloca, di area centrodestra, eletta in una lista civica: “Ho fatto un discorso all’insegna della pacificazione, parlando del 25 aprile come della fine di un incubo, della festa dove si onorano i partigiani ma anche gli americani che ci hanno salvato e sono morti per noi. Ho grande rispetto... Ho insegnato nelle scuole, sono stata preside, ho sempre parlato di libertà. In piazza ho incitato alla pace, al fatto che tutti, nel nostro piccolo, dobbiamo lavorarci”. Di diverso tenore, secondo la Guazzaloca, l’intervento dell’Anpi. “E’ iniziato attaccando il governo, offendendolo. A quel punto ho subito detto che certe parole non mi andavano bene, che non facevano altro che alimentare l’astio, strumentalizzando il 25 aprile come polemica politica”. Per l’Anpi, lo Spi e la Cgil, invece, è stata una “mancanza di rispetto”. Antonella Raspadori (Spi-Cgil) tuona: “Comportamento sconcertante da parte di una rappresentante delle istituzioni che dimostra intolleranza e dà il cattivo esempio”.

Dal sindacato e dall’Anpi viene anche chiamato in causa il sindaco di Sant’Agata, Giuseppe Vicinelli, ex leghista eletto con una lista civica, a cui viene chiesto di “prendere le distanze e di condannare un simile atteggiamento”. Il primo cittadino – che non era presente in piazza ed era rappresentato dal vice sindaco Maurizio Serra – difende la sua assessora: “Abbiamo scelto di far “chiudere” le celebrazioni con l’intervento dell’Anpi, un segno di grande libertà. Credo che Maria Rita possa avere la stessa libertà di non condividere le parole dell’Associazione partigiani. Ricordo che il 25 aprile non è la festa del pensiero unico, l’assessora non ha offeso né interrotto nessuno. Non voglio prestarmi ad alcuna strumentalizzazione“. 

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