Bologna, 18 giugno 2023 – "A oggi ancora la Regione non ha trasmesso al Governo, benché richiesto, nessun elenco degli interventi da eseguire. Ha chiesto 2,3 miliardi subito, sulla fiducia. Voi vi fidereste di Schlein e compagni? Ps: la cura del territorio colpito era competenza loro”. Parole e musica di Galeazzo Bignami (Fd’I), viceministro ai Trasporti, tema alluvione in Emilia-Romagna. E la canzone non è piaciuta per nulla al Partito democratico, specie dopo l'incontro in settimana a Palazzo Chigi e l'affermazione del ministro Nello Musumeci: «Il governo non è un bancomat».
Sulla conta dei danni post-disastro è scontro ormai da tempo, con la nomina del commissario straordinario che tarda a venire e l’esponente bolognese di Fd’I, uomo di fiducia di Giorgia Meloni, che ha punzecchiato ancora una volta viale Aldo Moro e il Nazareno (contemporaneamente. Per la Regione ha risposto il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Davide Baruffi, definendo “davvero incomprensibile e fuori luogo l'inutile polemica di Bignami” che “sa o dovrebbe sapere, che la ricognizione puntuale dei danni è attivata dal commissario per l'emergenza così come disposto dall'ordinanza del capo del dipartimento della Protezione civile dello scorso 8 maggio, nei 90 giorni successivi”.
“Tuttavia - ha proseguito Baruffi - per rappresentare al meglio al ministro competente lo stato dell'arte, nell'incontro di giovedì scorso al Tavolo col Governo il presidente Bonaccini ha già prodotto una prima stima, frutto dell'inteso lavoro condotto da sindaci e presidenti di Provincia, Agenzia regionale di Protezione civile e Consorzi di bonifica, associazioni imprenditoriali e professionisti. Un lavoro estremamente importante che ci ha già consentito di presentare da un lato l'ammontare complessivo dei danni subiti dal sistema dell'Emilia-Romagna, dall'altro individuare e quantificare gli interventi urgenti e necessari per mettere in sicurezza i fiumi entro la fine dell'estate, quelli per riparare le infrastrutture che ancora isolano le comunità e impediscono a diverse imprese di operare, quelli per le prime misure di sostegno alle attività economiche”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Francesco Boccia, presidente dei senatori del Pd. “Le provocazioni e gli insulti del viceministro Bignami alle istituzioni emiliane e al Pd sono la prova che la destra sta giocando sulla vicenda dell'alluvione una partita tutta politica sulla pelle delle amministrazioni, delle imprese e delle famiglie di quel territorio, offendendo tutta la comunità dell'Emilia Romagna”, ha detto il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. “Ieri Musumeci, oggi Bignami con questa polemica volgare e infondata. È un'offesa non solo a Regione e Comuni, ma a imprese e cittadini che meritano risposte urgenti”, ha aggiunto Chiara Braga, capogruppo dem alla Camera.
Duro anche Andrea De Maria, deputato bolognese del Pd. “Basta polemiche strumentali. Come quelle del viceministro Bignami. Il Governo faccia la sua parte. Va nominato il Commissario per la ricostruzione e garantiti i finanziamenti. Non è accettabile si speculi politicamente sulla pelle dell'Emilia-Romagna'', ha scritto De Maria su twitter. Gli ha fatto eco il collega dem Antonio Misani. “Bignami lavori, invece di stare sui social”