Bonaccini a Marzabotto. "La vera liberazione è questa, altro che Salvini" / VIDEO

Tappa al sacrario, 'Bella ciao' e abbraccio con uno dei superstiti alla strage del 1944. "Questa Regione è di tutti e non si prende"

Stefano Bonaccini a Marzabotto (foto Schicchi)

Stefano Bonaccini a Marzabotto (foto Schicchi)

Bologna, 24 gennaio 2020 - Prima la corona depositata all'interno del sacrario delle vittime della strage, poi una 'Bella Ciao' (video) improvvisata all'esterno con tanto di abbraccio a Ferruccio Laffi, uno dei sopravvissuti della strage del 1944. Stefano Bonaccini ha voluto fare tappa a Marzabotto, luogo simbolo della Resistenza, prima della chiusura della sua campagna elettorale a Forlì in serata.

"Sono sempre venuto qui, ogni anno, fin da quando ero giovane", ha spiegato il candidato del centrosinistra, attaccando la sua avversaria, Lucia Borgonzoni: "Dire che si vuole liberare l'Emilia-Romagna è un'offesa a chi ha dato la vita per farlo realmente e siamo qui per riparare a quest'offesa".

Poco prima, su Facebook aveva denunciato: "Questo è il vicesindaco leghista di Ferrara. Ci spiega l'obiettivo che hanno per la Regione, col voto di domenica", ha scritto segnalando su Facebook un video pubblicato nei giorni scorsi da Nicola Lodi, in cui il vice del sindaco Alan Fabbri di Ferrara, riferendosi al voto di domenica dice: 'Vi faremo male'".

"L'Emilia-Romagna non è così - replica a distanza Bonaccini - e non è così la maggior parte degli elettori di sinistra e di destra. Hanno promesso che si 'prenderanno' la Regione, ma l'Emilia-Romagna appartiene a tutti i suoi cittadini. E non può finire in queste mani. Manca poco al voto di domenica, aiutatemi a vincere e dimostriamo insieme che noi emiliano-romagnoli non siamo così".

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