Campagna elettorale e donne. I loro problemi? Non pervenuti

In questi giorni di campagna elettorale matti e disperatissimi si è parlato di (quasi) tutto. E il tema del divario di genere? “Praticamente non pervenuto“,  denuncia Giulia Sudano, presidente di Period Think Tank, made in Bologna, che chiede a gran voce “proposte per ridurlo“. E dire che,  stando ai dati Istat, sono sempre di più le madri single (quasi l’81% delle famiglie monogenitoriali) e le donne caregiver che si occupano di assistenza famigliare sono 420mila, mentre gli uomini sono centomila in meno. Per non parlare del precariato che – ahimè – è più ’rosa’ che ’azzurro’, visto che riguarda il   47,2% delle lavoratrici tra i 15 e i 34 anni, rispetto al 34,4% dei coetanei uomini. Insomma, “un quadro desolante“,  insiste Sudano.  Da qui, un consiglio non richiesto, nel rush finale di campagna elettorale: lanciare davvero (e finalmente) idee concrete per ridurre il gender gap. Potrebbe partire dalle donne, ma se fossero stavolta anche  gli uomini portatori di una svolta? Chissà mai che qualche  indecisa, alla fine, si convinca ad andare alle urne... 

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