Cathy La Torre, insulti al seggio a Bologna: "Ho denunciato lo scrutatore"

L'attivista Lgbt aveva chiesto allo scrutatore di mettere a verbale che la divisione in file uomini e donne è "lesiva della privacy e riservatezza delle persone trans"

Cathy La Torre (foto di archivio)

Cathy La Torre (foto di archivio)

Bologna, 25 settembre 2022 - Spiacevole episodio nel giorno del voto ha avuto per protagonista, suo malgrado, l'attivista Lgbt Chaty La Torre. E' stata lei stessa, che è anche avvocatessa, a denunciare sui social quanto accadutole oggi pomeriggio al seggio elettorale di Bologna, il numero 16 alle scuole Laura Bassi. 

Cosa è successo? L'attivista aveva chiesto allo scrutatore di mettere a verbale che la divisione in file uomini e donne è "lesiva della privacy delle persone trans", cioè che stanno cambiando sesso, perché le costringe a una specie di "coming out" forzato, viene fatta ogni anno dagli attivisti, in diversi seggi della città.  "Uno scrutatore mi ha insultata e diffamata davanti a tutti - ha scritto Cathy La Torre nel post su Instagram - Entro, chiedo di poter verbalizzare che la divisione in file fra maschi e femmine viola privacy e riservatezza delle persone trans così costrette a fare un coming out davanti a tutti. La presidente mi dice che lo chiedo ogni anno ma non cambia mai nulla, io rispondo che se sono a votare è perché credo ancora che serva e così la penso per ogni singola battaglia".

Lo scrutatore allora ha chiesto l'intervento degli agenti. L'episodio si è chiuso con una querela per diffamazione: "Dividere le file per ordine alfabetico, ad esempio - si legge nel verbale - rientra in tutti i paramenti di legge e non lede la dignità di nessuno". "Che a un seggio si abusi così di potere e legge è un fatto che non possiamo accettare - commenta La Torre - Le file uomini e donne sono lesive della privacy di chi sta facendo una transizione di genere e io non sono pazza se chiedo di metterlo a verbale". Al post su Facebook, l'avvocata ha anche aggiunto la foto del verbale scritto a mano, nel quale sottolinea "preciso che non ho impedito alcuna operazione elettorale o di voto, ma mi sono limitata a chiedere la verbalizzazione durante la mia osservazione come previsto dalla vigente legge elettorale".

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