Congresso Pd, Isabella Conti in campo: "Mi impegnerò per Bonaccini"

La sindaca di San Lazzaro: "Riprendere la tessera? Per ora è importante esserci in questa fase costituente. Stefano sa ascoltare e ha l’attitudine giusta. Nei partiti bisogna riscoprire esperienza e formazione"

Bologna, 27 novembre 2022 - ​Un altro piccolo passo verso il Pd: Isabella Conti, sindaca di San Lazzaro, oggi indipendente, guarda con molto interesse al congresso dei democratici. Ed è pronta a impegnarsi in prima persona per sostenere la candidatura di Stefano Bonaccini. "È un momento in cui bisogna esserci, fare la propria parte e portare le proprie idee – scandisce la Conti –. E per quanto mi riguarda non ho dubbi: sono sempre ancorata nei valori del centrosinistra e ho provato a tradurre quei valori in azioni amministrative, dalla tutela del suolo ai nidi gratuiti fino a incentivi per le assunzioni".

La sindaca Isabella Conti e il presidente della Regione Stefano Bonaccini
La sindaca Isabella Conti e il presidente della Regione Stefano Bonaccini

Già diciotto sindaci dell’area metropolitana, tutti Pd, hanno dato il loro sostegno a Bonaccini. Ora lo fa anche lei, che del Pd non fa più parte: perché questa scelta?

"Perché in questa fase storica l’esito di questo congresso è fondamentale, per il futuro del Paese per quello del Pd, che resta il partito cardine del centrosinistra. Inoltre non c’è mai stato un periodo storico con forze socialiste europee così afasiche e in crisi come quello attuale. Lavorare per indicare una via europea che rivendichi scuola e salute pubbliche diventa una questione di sopravvivenza culturale e sociale dirimente. Partecipare è giusto".

Partecipare appoggiando chi?

"Penso che Bonaccini abbia tutti gli strumenti per guidare una rigenerazione politica vera".

Cosa l’ha convinta?

"Conosco Stefano da molti anni: la prima volta fu alla Festa dell’Unità del 2014, in un incontro da lui organizzato, poco dopo essersi candidato alla guida della Regione, con decine di sindaci. La sua capacità di ascoltare i problemi, la sua umiltà, la sua urgenza di fare bene mi colpirono molto. E questa sua attitudine non è cambiata, anzi è stato capace di trasformarla in un metodo di governo e di gestione delle relazioni così efficace che spero che diventi un metodo per tutto il paese e non solo per l’Emilia-Romagna".

Qual è il suo obiettivo principale in questa campagna?

"Vorrei contribuire a creare una rete di amministratori, civici e non iscritti ai partiti ma di centrosinistra, che hanno moltissimo da dire e da dare al futuro del Paese, ma che in questi anni non sono mai riusciti a sentirsi rappresentati".

È pronta a rientrare nel Pd?

"Per ora è importante esserci in questa fase costituente. Poi certo, sarò molto felice se il Pd farà sue battaglie a cui ho dedicato il mio intero impegno, come quella sull’ambiente".

Il Pd da dove deve ripartire?

"C’è una dimensione interna che va senz’altro riformata: va superata una volta per tutte la degenerazione del correntismo e bisogna investire sulla formazione di una nuova classe dirigente. Servono esperienza sul campo e scuole di partito. Militanza, studio e impegno nelle amministrazioni sono valori da riscoprire e valorizzare".

E per governare il Paese?

"Politiche per un lavoro dignitoso e sicuro, una riforma del Fisco che parta da una lotta seria all’evasione fiscale che consenta di ridurre il costo del lavoro e aumentare le buste paga ai lavoratori e un sistema di welfare tarato sulla società attuale, con il rafforzamento della sanità pubblica e della scuola pubblica".

C’è già chi parla di un possibile ticket tra Schlein (che però non si è ancora candidata) e Bonaccini...

"Il termine ‘ticket’ non mi ha mai entusiasmata, ma tenere aperto il dialogo e ricucire le distanze tra le varie posizioni è un esercizio fondamentale in politica. Non solo dopo le primarie: anche prima e durante".

 

 

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