Bologna, direzione Pd sui conti: minoranza sulle barricate

Aitini contro la segretaria Mazzoni: "Non ci ha inviato il bilancio fino alla vigilia". Voto all’unanimità a rischio

La segretaria provinciale del Pd, Federica Mazzoni

La segretaria provinciale del Pd, Federica Mazzoni

Bologna, 26 maggio 2022 - L’attesa Direzione Pd di stasera, giovedì 26 maggio, si preannuncia infuocata. La minoranza è già sul piede di guerra : "Si parla tanto di trasparenza, ma non è mai successo che il bilancio non arrivasse fino alla sera prima della Direzione, visto che dobbiamo votarlo... E anche sul piano di riorganizzazione non si sa nulla. È chiaro che la segretaria dem Federica Mazzoni procede senza coinvolgere tutto il Pd nelle scelte", tuona l’ex assessore dem Alberto Aitini che ha appoggiato Dario Mantovani al congresso e si è da poco dimesso dal partito (era assunto come dirigente).

Il regolamento – ricordano dalla minoranza dem – prevede che venga inviata una copia del bilancio consuntivo almeno tre giorni prima dell’assise Pd, visto che poi va votato. Senza contare che anche il comitato tesoreria che si doveva riunire ieri è stato spostato a oggi, poco prima della Direzione. Un ulteriore motivo di malumore. Per questo si vocifera che il bilancio – per la prima volta – possa non venire votato all’unanimità.

Ma a rendere la Direzione ad alta tensione sarà anche la relazione del pool di professionisti che interverrà stasera alla Casa dei popoli di via Cimarosa a Casalecchio per la ’presentazione delle linee di indirizzo del piano di risanamento e rilancio del Pd’ dell’area metropolitana di Bologna. Un tema ’caldo’, tanto che ci sarà pure il fedelissimo di Enrico Letta, Marco Meloni , coordinatore della segreteria nazionale, che presenzierà ai lavori in un momento delicato per il partito bolognese, visto che tra la minoranza, cioè il 30 per cento dei dem, e Mazzoni il clima non è teso. Per quanto riguarda i conti, "la situazione è grave e complicata", come confermava un paio di mesi fa la segretaria, annunciando proprio l’arrivo di esperti in grado di analizzare la situazione. I professionisti stasera illustreranno la relazione, partendo dal problema degli affitti da corrispondere all’immobiliare Porta Castello, partecipata di Fondazione Duemila, che gestisce i circoli dem. Il piano ’lacrime e sangue’, però, da quello che trapela, non verrà votato. La società arruolata dal Pd è la Ls Lexjus Sinacta che ha nove sedi in Italia, tra cui a Bologna in via della Zecca e in via Andrea Costa e si occupa (come si legge nel sito) "di assistenza fiscale e consulenza legale altamente qualificate in diverse aree del diritto dell’impresa". [/FIRMA]

Ma come procederà il restyling del Pd? Per ora gira voce che se tagli saranno, si partirà dai circoli cittadini. Quelli in provincia potranno attendere almeno due anni, dopo le amministrative. Stasera è attesa la previsione sui conti futuri, per evitare il ’rosso’. L’ultimo bilancio disponibile (quello del 2020) è di 337mila euro di passivo.

 

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