Elezioni Bologna 2021, Battistini: "Io mi candido, non aspetto investiture"

L’imprenditore scende in campo e presenta l’associazione ‘Bologna ci piace’. "Rispetto i partiti, ma il mio progetto non è condizionato da soggetti terzi"

L’imprenditore Fabio Battistini con un manifesto della sua campagna elettorale

L’imprenditore Fabio Battistini con un manifesto della sua campagna elettorale

Bologna, 14 aprile 2021 - Fabio Battistini lancia la (lunga) volata verso le elezioni comunali di ottobre. Come annunciano i manifesti già affissi in città, l’imprenditore si candida sindaco. Figura civica, un occhio al centrodestra – con cui da tempo è in atto un dialogo – Battistini rompe gli indugi e conferma la volontà di correre in autonomia dai partiti: "Non aspetto investiture, ho la serenità di partire da solo", afferma. E presenta l’associazione ‘Bologna ci piace’: quando la campagna elettorale entrerà nel vivo si trasformerà "nella lista civica che mi sosterrà".

Battistini si smarca "dalla logica della geopolitica" fatta di destra-centro-sinistra e di fazioni contrapposte. "Non mi candido contro qualcuno, ma apro le porte alla città, con un progetto a 360 gradi", assicura. Questo "non significa prendere le distanze" dai partiti, senza l’appoggio dei quali la corsa si farebbe durissima. "Rispetto le loro liturgie e i loro tempi, pur con tutti i loro limiti – precisa Battistini – ma noi andiamo avanti". A prescindere da ciò che Lega, FdI e FI decideranno. Perché "il mio progetto non è condizionato da soggetti terzi. Io non sono disposto a fermarmi".

In ogni caso, l’imprenditore non pensa a una fuga solitaria. Il dialogo con le altre forze civiche della città è aperto. "Con Tonelli e Bologna Civica riprenderemo il discorso. Quanto a Bfc, apprezzo quello che fa Giovanni Favia; e dell’energia e della capacità di Manes Bernardini non possiamo fare a meno". L’ex ministro Gianluca Galletti, con Tonelli in Bologna Civica? "Non ci risulta si sia candidato".

Lo slogan scelto per i manifesti è Dai mò . Battistini nega che sia un pressing al centrodestra, perché sciolga le riserve. "È piuttosto un invito alla semplicità, alla genuinità e a lasciare fuori inutili complicazioni – spiega –. Sono caratteristiche che vogliamo fare nostre".

Dopo una "fase di ascolto della città" durata quasi quattro mesi, "stiamo elaborando idee e proposte concrete per dare risposte ai problemi dei bolognesi. Vogliamo bene a questa città e chiediamo un deciso cambio di passo". ‘Bologna ci piace’ è aperta "al dialogo con tutti". Con un’unica discriminante, avverte Battistini: "La discontinuità da questa amministrazione. Voglio essere un sindaco di strada, di condivisione, di azione e coraggioso, per tagliare i lacci che hanno imbrigliato questa città". Quattro, per ora, i temi su cui ragionare: welfare, ambiente, economia e sicurezza. Netta bocciatura per due progetti che stanno facendo discutere: Passante ("si faceva così 40 anni fa a Los Angeles") e tram. "Il tram è un progetto troppo invasivo, che bloccherà la città, di dubbia sostenibilità, deciso senza ascoltare i cittadini".

l. o.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro