Elezioni 2022, Aimi "A Bologna la partita è apertissima. La sinistra è solo ideologica"

Per il senatore e coordinatore regionale di Forza Italia anche a Bologna "può accadere di tutto. La sinistra ha perso il contatto con la realtà"

Enrico Aimi, senatore e coordinatore regionale di Forza Italia

Enrico Aimi, senatore e coordinatore regionale di Forza Italia

Bologna, 18 agosto 2022 - Anche a Bologna e in Emilia-Romagna "la partita è totalmente aperta". Enrico Aimi, senatore e coordinatore regionale di Forza Italia, professa ottimismo. Alle politiche del 25 settembre non esclude colpi di scena in una città e un territorio un tempo considerati fortini inespugnabili della sinistra. "Questa volta – afferma – può davvero accadere di tutto. Nulla è impossibile".

Si basa sui sondaggi?

"I sondaggi non c’entrano. È la frantumazione dell’alleanza di sinistra a offrire al centrodestra possibilità insperate".

A Bologna, però, per il centrodestra è una corsa in salita.

"Non se sarei sicuro. Molti collegi che un tempo andavano quasi in automatico alla sinistra oggi sono contendibili. D’altra parte...".

D’altra parte?

"Direi che fosse inevitabile. Vista l’incapacità di scelta del Pd, che ha finito per fare come l’asino di Buridano".

Che morì di fame per non sapere decidere da quale balla di fieno mangiare.

"Il Pd, non sapendo se guardare al centro di Calenda o ai Cinque stelle, ha finito per favorire l’alleanza con la sinistra di Fratoianni".

Nel centrodestra trapelano tensioni sulle candidature.

"Chiacchiere. La verità è che siamo un’alleanza salda e ben collaudata. Lo siamo dal 1994, quando Silvio Berlusconi scese in campo e unì il centrodestra".

Come risponde a chi vi accusa di essere in una destra antidemocratica?

"Siamo alleati in una destra democratica, legittimata dai voti di milioni di italiani. Ma, evidentemente, per la sinistra gli unici voti democratici sono quelli che prendono loro".

Qual è il contributo di FI in un’alleanza che guarda a destra.

"Rappresentiamo un punto di grande equilibrio. Siamo una grande forza di garanzia ancorata a valori occidentali e atlantici. E in questo senso abbiamo spesso dettato la linea".

A sinistra c’è chi, per esempio il sindaco Lepore, parla di "fascismo alle porte" in caso di vittoria del centrodestra. Che ne pensa?

"In Italia non c’è e non ci sarà alcun pericolo fascista. Questo è il solito specchietto per allodole di chi, oggi, ha nulla da dire. Di chi, invece di parlare di programmi, agita fantasmi".

Veniamo ai programmi. Qualche tema che vi caratterizza?

"Sburocratizzare l’Italia, introdurre la flat tax al 23%. E la difesa dei lavoratori e delle imprese. Un mondo, quello del lavoro, di cui il Pd si è dimenticato. Oggi la difesa del lavoro è prerogativa nostra. Tuteliamo i lavoratori più noi di Forza Italia e del centrodestra che la sinistra. Gli italiani lo hanno capito. Anche per questo Pd e compagni perderanno le elezioni. Vivono in una realtà parallela".

Può spiegare?

"Sono scollegati dal mondo reale, dalle vere necessità dei cittadini. Il Pd e la sinistra sono ancorati soltanto a battaglie ideologiche".

A cosa si riferisce?

"Sono ossessionati dal piantare la loro bandierina su temi come la legalizzazione della cannabis, lo ius soli, il fine vita... Cose lontanissime dai problemi quotidiani della gran parte degli italiani. Ormai la sinistra si è trasformata in un grande partito radicale di massa".

Quali sono i requisiti del candidato ideale di Forza Italia?

"Esperienza politica, grande preparazione, umiltà e capacità di ascolto. Sceglieremo candidati capaci di stare accanto alle persone, e di capirne i problemi e le esigenze reali".

Confermerete in lista tutti gli eletti uscenti?

"Con il taglio del numero dei parlamentari, non vi è certezza di rielezione. Ma nulla è impossibile. Soprattutto ora che FI sta crescendo in maniera vistosa, anche grazie al rinnovato protagonismo di Silvio Berlusconi".

Resta la grande incognita dell’astensionismo.

"Forza Italia invita a votare tutti gli italiani che hanno voglia di realizzare il cambiamento. E di rendere migliore il nostro Paeese".

 

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