Elezioni comunali 2021, Merola. "Sbagliato l'uomo solo al comando"

La riflessione del sindaco in vista delle amministrative: "Serve una coalizione di semplici 'bastardi', fuori dai soliti giri e dai soliti veti"

Virginio Merola

Virginio Merola

Bologna, 16 giugno 2020 - "Credo che Bologna abbia bisogno di una coalizione di semplici 'bastardi' fuori dai soliti giri e dai soliti veti, capaci di soluzioni ed esperimenti su salute, scuola, formazione, qualità del lavoro e dell'ambiente, big data, un compatto servizio di ordine a difesa delle prospettive dei giovani". Lo scrive il sindaco di Bologna Virginio Merola per Cantiere Bologna ragionando sul futuro in vista delle elezioni amministrative del 2021.

A questo proposito Merola spiega che serve una squadra di "semplici, nel creare lavoro per le nuove generazioni", "nel dare priorità alla demografia e quindi ai giovani con figli e alle donne" e "'bastardì', perché promotori di una nuova classe dirigente fatta di meticciato, dei tanti giovani di altre parti d'Italia o del mondo" che "assicurano il ricambio e le energie vitali".

"'Semplici bastardì' - sottolinea Merola - che sappiano spezzare il nodo del populismo e del rancore, che curino una sinistra sinistrata ferma allo statalismo, al tutto pubblico è bello, a proteggere abusi privati, ma radicaleggianti e alternativi a niente» e che abbiano "il coraggio delle riforme" e scelgano di "lottare per una legalità che protegge i deboli, la libera concorrenza e il merito".

Il sindaco di Bologna poi prosegue la riflessione. "Per me è sbagliata l'idea del candidato/a solo al comando - scrive ancora il primo cittadino -. Mi pare che l'Italia abbia già dato. Serve una squadra, capace di dare più potere ai giovani e alle donne" e che sia "forte nello spezzare i veti degli interessi di parte, unita attorno a tre valori: autonomia del Comune, autonomia della società, autonomia delle persone".

Il primo cittadino suggerisce alcuni consigli ai candidati: "E' importante decidere, anche controcorrente e senza consenso immediato - spiega Merola - è meglio stare alla larga dai protagonisti degli annunci sui social e dal loro populismo becero, anche se di sinistra" e occorre "combattere il centralismo statale, grazie all'unica Città metropolitana che funziona: quella di Bologna".

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