Elezioni comunali Bologna 2021, le Sardine "Si facciano primarie del centrosinistra"

Il leader del movimento Santori: "Torneremo a incontrarci"

Mattia Santori, leader delle Sardine

Mattia Santori, leader delle Sardine

Bologna, 8 novembre 2020 - Si intitola "Non aprite quella porta" il documento firmato dalle "6000 Sardine Bologna" che entra nel dibattito sulla scelta del candidato sindaco del centrosinistra. Il documento è stato pubblicato oggi da "Cantiere Bologna" (www. cantierebologna.com) e nel breve 'abstract' che introduce il testo si legge: "Mai ci saremmo sognati di entrare in un dibattito interno al Partito democratico, nè mai ci saremmo permessi di indicare preferenze tra i vari aspiranti candidati del centro sinistra bolognese. Ma sappiamo leggere i trucchetti della politica, e l'emergere del nome di De Maria ci fa capire che si è tornati a pensare che l'elettorato sia una massa senza forma e senza anima. Saremo felici di scegliere tra Lombardo, Aitini o Lepore. Saremo entusiasti se si aprirà un percorso che porta a primarie di coalizione. Ma non aprite la porta ai fantasmi del palcoscenico. Altrimenti se ne chiuderanno molte altre".

Santori: "Torneremo ad incontrarci"

Inoltre, torna a parlare Mattia Santori, il leader del movimento che iniziòla sua  avventura la sera del 14 novembre 2019, sul Crescentone di piazza Maggiore. Quella sera si ritrovarono in 14mila persone per un flash mob, strette appunto come sardine, in risposta ai 5.570 posti del PalaDozza, dove Matteo Salvini stava lanciando la candidatura di Lucia Borgonzoni a governatrice dell' Emilia-Romagna. Poi la ribalta mediatica e lo stop delle iniziative a causa dell'epidemia da coronavirus.

"I nostri progetti futuri - dice Santori all'Italpress - passano da una prospettiva di radicamento e raccolta di tutte quelle energie che dopo le piazze sembravano essersi disperse, ma che sono tutt'altro che svanite. Siamo impegnati in un'opera di ricucitura e organizzazione che riparte dalle relazioni, la cosa più ferita da questa pandemia globale. In nessun modo dobbiamo abituarci all'idea che la separazione, la disgregazione e la solitudine possano costituire la nuova normalita''.

Dunque - ribadisce Santori - "è da lì che ripartiamo. Dall'idea che non possa esserci politica senza comunità. Le 6000 Piantine ne sono un esempio. Abbiamo dato il nostro contributo per trasformare la natura, le piantine, in cultura, iniziative culturali nel programma estivo nei quartieri di Bologna". E su quale sarà il punto da cui ripartiranno le Sardine quando ci si potrà ricontrare, Santori lascia col fiato sospeso: "Sarà una sorpresa. Che divertimento sarebbe altrimenti?".

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