Elezioni Bologna, dalla Gualmini bordate sulle donne Pd: "Attacchi alla Conti tristi"

L’europarlamentare dem si smarca dal suo partito e lancia le primarie di coalizione. "Sarà una competizione entusiasmante"

Elisabetta Gualmini (FotoSchicchi)

Elisabetta Gualmini (FotoSchicchi)

Bologna, 14 aprile 2021 - "Spiace molto aver letto nei giorni scorsi attacchi e critiche feroci da donne a una donna che vuole mettere la faccia in una competizione elettorale. Proprio nel partito che quotidianamente si lamenta per la scarsa presenza di donne in ruoli istituzionali. Far passare la Conti come una candidata calata o imposta dall’alto è un tentativo oltre che triste anche strategicamente sbagliato". E’ limpido il parere di Elisabetta Gualmini, europarlamentare del Partito Democratico, sulla grande accusa che parte di esponenti dem locali, soprattutto donne nel focus della politologa, stanno muovendo nei confronti di Isabella Conti. La Gualmini – che fino a qualche tempo sembrava potesse gareggiare in prima persona per Bologna – difende da quegli attacchi, andando oltre gli steccati d’appartenenza politica, la sindaca di San Lazzaro, ’rea’ di essere una ex Pd e di essere stata candidata dal leader del suo partito, Italia Viva, ovvero quel Matteo Renzi che giocherebbe su più tavoli.

Eppure qualcosa striderebbe in quest’analisi, se è vero secondo la Gualmini che da tempo ormai si discetti sulla scarsa promozione all’interno del Pd e del centrosinistra di figure femminili, e che le manovre politiche romane gravitino sulle teste di tutti, a prescindere dai partiti. Le parole dell’ex vicepresidente della Regione sembrano riferisci principalmente a Federica Mazzoni (consigliera comunale dem a Palazzo d’Accursio) e Valentina Cuppi (presidente del Pd nazionale e sindaca di Marzabotto), entrambe sostenitrici di Matteo Lepore per la corsa a sindaco, che rispettivamente sul Carlino Bologna e su Repubblica Bologna avevano fatto emergere lo ’stigma’ renziano e l’utilizzo strumentale della questione femminile.

"Una che ha fatto il sindaco per cinque anni di un importante Comune dell’area metropolitana e che è stata confermata con oltre l’80 per cento dei consensi – continua la Gualmini nella sua analisi –, a prescindere dalle dinamiche nazionali che sono sempre presenti in ogni partito, francamente sembra molto calata dal basso. Guardiamo alle persone, come sempre si fa nelle consultazioni primarie soprattutto per le elezioni amministrative, dove il voto di opinione è meno rilevante, e sarà una sfida entusiasmante".

Insomma, gli anni di ottima amministrazione a San Lazzaro parlano per la Conti, non i presunti padrini, e la Gualmini compie un altro passo che già in molti nel Pd stanno sdoganando senza timori: sì alle primarie di coalizione, siano esse un match a due oppure a tre. "Ottima la strategia delineata da Enrico Letta sulle primarie di coalizione – dice la Gualmini riferendosi all’apertura di due giorni fa da parte del segretario nazionale dem –. Le primarie, soprattutto se di coalizione, sono un modo per incoraggiare e allargare la partecipazione, e per costruirla veramente una ’coalizione’. Il partito democratico a Bologna ha candidati credibili, che hanno più volte espresso la volontà di correre a consultazioni primarie, dunque bene così. Se Isabella Conti deciderà di partecipare, sarà una sfida bella e appassionante, quelle che solo il centrosinistra sa mettere in campo".

Proprio sulle primarie e su come organizzarle il Pd locale sta già ragionando in questi giorni sul da farsi (la finestra è a inizio giugno). Probabile come noto l’utilizzo anche di una piattaforma online varata dal Nazareno, che però pone una serie di problematiche gestionali che si sta cercando di risolvere, niente di complesso. Di sicuro i gazebo all’aperto ci saranno, la modalità di voto sarà mista. Come detto, si attende l’ufficialità della candidatura di Isabella Conti, sempre più probabile, che dovrebbe sciogliere le sue riserve al massimo entro un paio di settimane. Restano poi saldamente in campo sia Matteo Lepore, sia il suo collega di giunta Alberto Aitini. Fuori, parte del Pd continua a riflettere.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro