Elezioni europee Bologna 2019, risultati. Bologna al Pd, la Lega prende Bassa e montagna

Crollo del Movimento 5 Stelle, Forza Italia in città sotto il 6%. Bignami: "Bisogna rifondare il partito"

Elezioni Europee, lo spoglio (Foto Schicchi)

Elezioni Europee, lo spoglio (Foto Schicchi)

Bologna, 27 maggio 2019 – Un pareggio che, per la Lega, sa tanto di trionfo. Il voto delle Europee (FOTO) nei singoli comuni della provincia restituisce un territorio spaccato esattamente a metà: esclusi i municipi dell’Imolese, infatti, in 24 Comuni il Carroccio è il primo partito, e in altri 24 lo è il Pd. Un risultato impensabile fino a un paio di anni fa, reso possibile dalla grande avanzata del partito di Salvini da un lato e dal crollo del Movimento 5 Stelle dall’altro, che ovunque è relegato a terza forza con percentuali nettamente più basse rispetto agli altri due contendenti.

L’immagine che emerge dal voto di ieri è quella di un fortino sotto assedio: Bologna e i comuni limitrofi restano al Pd, ma tutto intorno (dalla Bassa alla montagna) la Lega trionfa, con l’intenzione di arrivare ad avere in mano, prima o poi, anche il capoluogo di provincia. 

Analizzando il voto in profondità si vede infatti che la Lega si prende tutta la montagna, raggiungendo distacchi nettissimi a Camugnano (46,1% contro il 25,6 dei dem) e San Benedetto Val di Sambro (42,3 contro il 26,5%), mentre al Pd restano in mano solo Marzabotto, Sasso Marconi e Monte San Pietro.

Più frastagliata la situazione in pianura: il Carroccio è il primo partito nella cintura che va da Crevalcore fino a Molinella, ma il Pd tiene ben salde tutte le roccaforti della Bassa, da Anzola fino a Castel San Pietro. Dato interessante da segnalare è il sorpasso sul filo di una sessantina di voti che la Lega fa a San Giovanni in Persiceto ai danni del Pd.

I democratici si consolano tenendo tutti i comuni più popolosi del territorio, a partire da Bologna, a cui aggiungono Casalecchio, San Lazzaro, Castel Maggiore e Valsamoggia. A Bologna, infatti, il Partito Democratico (40,33%), resiste all'avanzata della Lega (21,82%) alle elezioni europee 2019. Alle scorse auropee, il partito allora guidato da Renzi aveva raccolto il 54,5%, ma alle politiche del 2018 fu tracollo. 

Nella provincia di Bologna Forza Italia si attesta al 5,50% e Fratelli d'Italia al 4,55%. Crolla, invece, il Movimento 5 Stelle (12,90% in provincia e 10,84% a Bologna città). Un dato ancora più significativo se si pensa che proprio sotto le Due Torri i grillini hanno mosso i loro primi passi e conquistato i primi successi. 

"Penso che il Pd a livello nazionale abbia avuto un risultato incoraggiante sulla strada di ricostruzione di un centrosinistra unitario, questo segnale di fiducia va coltivato e non dato per scontato. Il lavoro di Zingaretti va sostenuto, visto che è stato premiato dagli elettori". Lo ha detto il sindaco Virginio Merola che ha aggiunto: "Salvini adesso è il nostro principale avversario. In Italia abbiamo una destra autenticamente di destra, di centro ne è rimasto poco, quindi si conferma che la sinistra è l'alternativa alla destra e non c'è spazio per ipotesi centriste". Per quanto riguarda il M5s "torniamo a dire nessuna possibilità di alleanza con questo gruppo dirigente continuiamo a rivolgerci agli elettori perché è ora di lasciare a se stessi Di Maio e company".

Galeazzo Bignami, deputato e commissario di Forza Italia in Emilia-Romagna, commenta amaramente la sconfitta: "Bisogna rivoltare questo movimento come un calzino, puntando su chi vale, non sulle rendite di posizione feudali. E di persone che valgono ce ne sono, a tutti i livelli". E ammonisce: "Siamo l'unico partito del centrodestra che perde. Siamo l'unico partito di opposizione che perde. Cosa altro deve accadere per cambiare? Basta davvero".

Elezioni europee 2019, risultati in diretta

 

 

Affluenza Bologna

L'affluenza delle 23 in provincia di Bologna è del 67,84%, in calo rispetto al 70,55% del 2014. Alle 19 aveva votato il 55,73% degli aventi diritto (contro il 53,47 della precedente tornata europea del 2014). Alle 12 aveva votato il 22,94% degli aventi diritto (contro il 24,17 della precedente tornata europea del 2014). Nel capoluogo alle 23 hanno votato 188.180 elettori (98.368 femmine e 89.812 maschi), pari al 63,47% degli aventi diritto.

Qui l'affluenza dell'Emilia Romagna

Le liste e i candidati

Sono in tutto 17 le liste elettorali ammesse alle elezioni europee 2019. Entreranno all’Europarlamento quelle che supereranno la soglia di sbarramento del 4%. I candidati della circoscrizione elettorale nord-est (quella dell’Emilia Romagna), sono 220. Di questi aspiranti eurodeputati 114 sono uomini (51,8%, con età media di 50,6 anni) e 106 donne (48,2%, età media 48,5 anni). All’Italia spettano 73 + 3 seggi (3 deputati in più saranno assegnati quando il Regno Unito uscirà dall’Unione Europea), il Nord-Est elegge 15 eurodeputati.

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