Elezioni Bologna, Isabella Conti: "La squadra di Lepore? Non tiriamolo per la giacca"

La prima cittadina di San Lazzaro: "Bene la nostra lista, forza importante. Ma non sarà un partito". E non infierisce sul M5s: "Giusto provare a stare assieme. Valuterò le proposte"

Elezioni Bologna 2021, Isabella Conti

Elezioni Bologna 2021, Isabella Conti

Bologna, 7 ottobre 2021 - Isabella Conti, in campagna elettorale permanente dopo le primarie e il lavoro con la lista ‘Anche tu Conti’, tiene un profilo zen. La sindaca di San Lazzaro di Savena non infierisce sul risultato del Movimento 5 Stelle e guarda "al grande successo del centrosinistra".

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La sua lista ha sfiorato il 6%. Risultato bassino considerando il 40% delle primarie? "I dati assoluti dicono altro. Ai gazebo abbiamo conquistato 10.500 voti, oggi ne abbiamo presi 8.500, ma abbiamo corsi soli, senza i Verdi che di consensi ne hanno avuti 4.400 e Volt che si è fermato a 1.500. Insomma, abbiamo confermato il risultato".

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Il laboratorio giallo-rosso si è dimostrato più rosso che giallo. Crede si potesse fare a meno dei 5 Stelle? "Non ho mai avuto un grande entusiasmo per l’alleanza con i 5 Stelle. Ma credo ne valesse la pena. Per chi crede nei valori del centrosinistra, nella costruzione di un nuovo Ulivo, un tentativo andava fatto. Vedremo quali proposte per la città porteranno, quanto incideranno".

Si aspettava un calo? "Il M5s ha sempre avuto un po’ la connotazione dell’antagonismo. Una volta diventata forza di governo è chiaro che perde consensi... ".

Renzi la pensa che non arriveranno al 2023... "Un conto sono i discorsi nazionali, un altro quelli locali. Guardo a cosa sapranno fare per Bologna, di concreto".

Il centro non rischia di perdere peso, invece? "Mi pare evidente che sia la lista mia che quella di Lepore abbiano uno sguardo civico moderato. E che siano state determinanti per vincere. Il tema non è solo matematico, ma valoriale".

Torniamo alla sua lista. Al di là dell’aritmetica, è soddisfatta? "Eccome. L’abbiamo costruita in poco tempo, il simbolo ha girato soltanto per un mese, ma abbiamo proposto contenuti importanti che incideranno nel governo della città: i nidi gratuiti, le ostetriche a casa, la riqualificazione del piano casa...".

Lepore vi seguirà? Sui nidi gratis aveva quasi chiuso... "La nostra non è un’alleanza in provetta, del tipo: ‘ci mettiamo insieme, poi vediamo come va’. Il sostegno a Lepore è certificato da un patto di governo. Lepore manterrà la parola. La politica che abbiamo messo in piedi, è quella dei contenuti, non delle chiacchiere fine a se stesse".

Come capitalizzerà il risultato ottenuto in giunta? "Sono molto contenta, intanto, che sia Caterina Manca sia Filippo Diaco, i nostri capolista, siano entrati in consiglio. Ma sono affezionata a tutti i nostri candidati, non voglio sbilanciarmi su questo tema. Anche perché io sono sindaca e so che cosa significa comporre una giunta...".

Che cosa significa? "Non tiriamo Lepore per la giacchetta. Lasciamogli piena libertà di scegliere la sua squadra. E le forze migliori. Da parte nostra, nella nostra lista, ma anche fuori tra chi ha lavorato con noi, ci sono competenze di qualità molto spendibili… Ma le valutazioni spettano al neo sindaco".

Domanda di rito: oltre ad ’Anche tu Conti’ c’è di più? "Non diventerà un partito. La nostra è una lista per la città, indipendente, , dove dentro ci sono componenti riformiste e alcune prettamente civiche: iscritti Pd (come la Manca), ma anche di Italia Viva, + Europa e tanti indipendenti senza tessere di partito".

Torna nel Pd come auspica Lepore? "Non è all’ordine del giorno. Il Pd è stata la mia casa, visto che ho contribuito a formarla. Diciamo che non lascerò mai il centrosinistra. Qui ci sono i mie valori, progressisti e riformisti".

La convince l’idea di un nuovo centro con Calenda, Renzi, Forza Italia... "Si vedrà come questo progetto s’incardinerà nel contesto del centrosinistra. Da lì non mi sposto".

Lavorerà con Lepore al partito dei sindaci? "Più che al partito strutturato, penso a un fronte di primi cittadini che si mobilitano per far sentire di più la loro voce a livello centrale".  

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