Elezioni Regionali 2019, Lucia Borgonzoni a un passo dalla candidatura

Dopo le parole di Salvini, il sottosegretario alla Cultura della Lega esce allo scoperto: "Ne sarei onorata"

Lucia Borgonzoni

Lucia Borgonzoni

Bologna, 15 luglio 2019 - «Io candidata del centro-destra per le Regionali in Emilia-Romagna? Ne sarei onorata». Ed eccolo il passo in avanti di Lucia Borgonzoni, sottosegretario alla Cultura della Lega, senatrice e consigliera comunale a Bologna. Per la prima volta la Borgonzoni esce allo scoperto sulla possibilità, che circola ormai da settimane, che possa essere lei la candidata della coalizione che mette insieme Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia. Il messaggio di apertura non è casuale, perché arriva il giorno dopo il lancio deciso della sua quasi-candidatura da parte di Matteo Salvini. «Lucia Borgonzoni candidata? È tra le più in gamba, potrebbe fare molto bene», ha detto due giorni fa il ministro dell’Interno a Ferrara, replicando poi il concetto a Sassuolo.

Salvini chiama, la Borgonzoni risponde il giorno dopo. Tradotto: la sottosegretaria sfiderà sicuramente Stefano Bonaccini? No, la certezza non ancora può esserci. Perché va fatto un ultimo passaggio con gli alleati della coalizione – ci saranno già durante questa settimana – e perché la politica è imprevedibile. Va detto che sul profilo della Borgonzoni c’è ormai un’ampia convergenza: è apprezzata da Piacenza a Rimini, sta portando avanti battaglie culturali importanti su Bologna (l’Unesco con Portici e sfogline) e, aspetto non secondario, è un volto televisivo conosciuto. E poi la sfida al Pd deve essere politica, muscolarmente politica, la Lega dopo le Europee è il primo partito in regione.

I profili civici analizzati – con blanda convinzione – non hanno convinto fino in fondo Salvini, che nella Borgonzoni ripone cieca fiducia. Altri profili politici poi non hanno lo stesso appeal, la Borgonzoni sta facendo bene ai Beni Culturali. Detto questo, la parola finale non c’è ancora. Ma la pole position della sottosegretaria è pressocché blindata. L’annuncio della candidatura, sua o di un improvviso outsider (difficile), dovrebbe esserci nel giro di poche settimane, magari assieme agli altri leader nazionali della coalizione. Il profilo Borgonzoni è gradito a Forza Italia e, come sottolineato nei giorni scorsi anche dal senatore Alberto Balboni, è gradito pure a Fratelli d’Italia. «Per come saranno queste elezioni, la candidatura della Borgonzoni sarebbe quella giusta – sottolinea il consigliere regionale di Fdi Michele Facci –. Saranno elezioni politicizzate, dove un profilo politico puro può fare la differenza. Nella logica di una competizione dove le appartenenze contano, per me Lucia meglio di altri interpreta queste caratteristiche».

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Intanto si aspetta ancora la data ufficiale del voto, che nelle ipotesi si sta sempre più spostando verso gennaio. Ma l’ufficialità non ancora c’è, anche se un voto a novembre manderebbe la Regione in esercizio provvisorio in fase di bilancio, eventualità non gradita. Sempre sul fronte del centro-destra sta prendendo corpo però la possibilità, sempre più concreta, che accanto alle tre liste di partito possa esserci una lista del presidente, simile a quella che sta preparando Bonaccini dall’altro lato e simile alle liste realizzate da Fontana in Lombardia e Fedriga in Friuli. Ci sono stati già vari incontri, la lista dovrebbe raccogliere sia amministratori del territorio, sia personalità civiche vicine alla coalizione. Ovviamente questo aspetto dovrà essere ancora attentamente vagliato da chi sarà il candidato prescelto, i primi screening sono già in corso. La lista del presidente potrebbe togliere qualche voto agli alleati della Lega, ma al contrario, se costruita bene, potrebbe rosicchiare diversi voti nell’area di centro-sinistra.

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