ROSALBA CARBUTTI
Politica

Festa del 2 giugno a Bologna, Lepore condanna i massacri di Gaza: “Dobbiamo ribellarci”

Il sindaco durante le celebrazioni in piazza Nettuno ricorda l’impegno della città: “Già accolte in città cento persone dalla Striscia, presto saranno 150”. Poi cita lo ‘Ius Soli’ nello statuto comunale e invita ad andare a votare per il referendum dell’8 e 9 giugno

Festa del 2 giugno a Bologna, Lepore condanna i massacri di Gaza: “Dobbiamo ribellarci”

Bologna, 2 giugno 2025 - Tanta gente stamattina in piazza Nettuno per celebrare la festa della Repubblica alla presenza del prefetto Enrico Ricci, il sindaco Matteo Lepore, il questore Antonio Sbordone, parlamentari e primi cittadini. Dopo la lettura del discorso del capo dello Stato da parte del prefetto in cui Sergio Mattarella auspica che le celebrazioni "siano momento di unità e concordia intorno ai valori della Repubblica”, è Lepore a prendere la parola citando nel suo intervento sia i referendum dell’8 e 9 giugno sia il massacro di Gaza, in seguito al quale Comune e Regione Emilia-Romagna hanno interrotto i rapporti istituzionali col governo di Israele. Un massacro per cui lo stesso presidente della Repubblica (applaudito anche in piazza Nettuno) ha invocato “un cessate il fuoco perché è disumano che venga ridotta alla fame un'intera popolazione”.

CELEBRAZIONI FESTA DELLA REPUBBLICA IN PIAZZA NETTUNO
Celebrazioni del 2 giugno in piazza Nettuno con tutte le autorità (Foto Schicchi)

Lo Ius soli e il referendum dell’8 e 9 giugno

Il sindaco, nel suo intervento, dopo la doverosa premessa (“celebriamo oggi la nascita della Repubblica Italiana, avvenuta il 2 giugno 1946, quando il popolo italiano, con il primo voto a suffragio universale, scelse la democrazia e la libertà. Una scelta che, a distanza di 79 anni, continua a guidare il nostro impegno quotidiano per una società più giusta e solidale”), cita i valori fondanti della nostra Costituzione: libertà, democrazia, uguaglianza, solidarietà. “Valori che, come ha ricordato Mattarella nel suo messaggio, non devono restare ideali astratti, ma diventare “criteri ispiratori delle scelte”, nelle istituzioni e nella società civile”. Un richiamo che guarda al 2022 e allo Ius Soli introdotto nello Statuto comunale, con “l’impegno istituzionale per una riforma nazionale della cittadinanza. Non per generosità, ma per giustizia. Perché chi cresce, studia, vive qui è parte della nostra comunità”. Da qui, il sindaco richiama alla necessità di andare alle urne per il referendum dell’8 e 9 giugno, visto che “si voterà anche su questo tema”. Lepore a questo punto cita la necessità di “un’Italia che sia davvero di tutte e di tutti. Che non si limiti a includere, ma che sappia anche proteggere”.

Gaza, l’accoglienza di Bologna

Il sindaco ricorda l’impegno di Bologna "all’accoglienza e cura per tante persone provenienti dalla striscia di Gaza”. Si parla di un centinaio di persone, precisa a margine delle celebrazioni il primo cittadino, e arriveranno a breve a 150. “Non si può più sopportare quello che sta succedendo, non si può stare in silenzio”, insiste Lepore in linea con la decisione del Comune e della Regione Emilia-Romagna (con la Puglia) di interrompere le relazioni istituzionali con il governo israeliano. Uno stop non condiviso dalla Comunità ebraica bolognese e dal suo presidente Daniele De Paz, ieri in piazza.

Festa della Repubblica. Il sindaco Lepore nel suo intervento ha citato sia i referendum dell’8 e 9 giugno sia il massacro di Gaza (Foto Schicchi)
Festa della Repubblica. Il sindaco Lepore nel suo intervento ha citato sia i referendum dell’8 e 9 giugno sia il massacro di Gaza (Foto Schicchi)

“Non va penalizzato il popolo israeliano - dice Lepore - ma dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo ribellarci. Con la Comunità ebraica ne parliamo da mesi, ma temo che sia abbastanza impotente rispetto a un criminale di guerra (Benjamin Netanyahu, ndr) riconosciuto dalla Corte penale internazionale”. De Paz non commenta, ma oggi pomeriggio incontrerà il cardinale e arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi.