Bologna, Festa dell’Unità. Torna l’ipotesi Parco Nord

Il trasloco in Fiera era già deciso. Ma si fa insistente l’idea di una marcia indietro

La Festa dell’Unità del 2017 (FotoSchicchi)

La Festa dell’Unità del 2017 (FotoSchicchi)

Bologna, 22 marzo 2018 - Chiuse le urne, metabolizzata (sicuramente del tutto) la batosta elettorale, il Pd bolognese è già di fronte al primo banco di prova importante dopo il 4 marzo. E l’argomento sul tavolo è di rilievo: dove organizzare l’edizione 2018 della Festa provinciale dell’Unità? Stando a quanto dichiarato nei mesi scorsi dai dirigenti dem, c’è una sola certezza: la kermesse non si farà al Parco Nord, considerato anche che non più tardi dello scorso gennaio il Pd ha disdetto il contratto per l’area con Publieventi. Ma questa certezza – così granitica un paio di mesi fa – è stata rimessa in discussione negli ultimi giorni. Aprendo a uno scenario fin qui clamoroso: il ritorno, magari solo per quest’anno, nella casa ‘naturale’ della Festa, cioè proprio il Parco Nord.

Suggestioni? Probabilmente alla fine si dimostreranno tali. Ma l’ipotesi ha iniziato a circolare negli ambienti dem. E non sarebbe la prima volta che, una volta annunciato l’addio al Parco Nord, la federazione bolognese torna sui propri passi. Accadde esattamente così nel 2016: il Pd annunciò il trasloco all’Unipol Arena e poi fece dietrofront. Per ora la soluzione principale resta la Fiera, anche in prospettiva futura: nell’estate 2019 il Parco Nord dovrebbe già ospitare i cantieri del Passante ed essere quindi inutilizzabile.

In più il risparmio di costi (in primis sull’allestimento degli stand) fa pendere l’ago della bilancia verso via Michelino. I dem, però, stanno valutando attentamente tutti i risvolti del trasferimento, dall’aspetto logistico (leggasi alla voce parcheggi) a quello politico: con una tornata elettorale importante come il rinnovo di svariati Comuni tra un anno, vale la pena rischiare con il lancio di un format? È vero che la Festa al Parco Nord, soprattutto negli ultimi due anni, ha mostrato i segni di un logoramento strutturale, ma, nonostante tutto, può ancora garantire un zoccolo duro di presenze e incassi da non disdegnare.

Ipotesi e ragionamenti tutti sul tavolo di via Rivani. Con una certezza, comunque: gli anni passati, arrivati a questo punto, la macchina organizzativa della Festa procedeva già a pieno regime, mentre oggi – complici anche le elezioni Politiche che hanno canalizzato attenzioni e risorse negli ultimi mesi – si viaggia con un po’ di ritardo, considerato che, allo stato attuale, non esiste un solo contratto firmato che vincoli il Pd a organizzare la kermesse in un determinato luogo. Una situazione che lascia aperte le porte a tutte le ipotesi. Di sicuro c’è che le riserve per quest’anno saranno sciolte a breve, entro Pasqua o al massimo ai primi di aprile. Andare oltre, infatti, potrebbe creare problemi organizzativi insormontabili.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro