Festa dell'Unità a Bologna, la prima dopo la scissione. "Fa ancora male"

Appello di Critelli sul congresso. "No a inutili lacerazioni". Rizzo Nervo. "Non sarà un ring"

Rizzo Nervo, Lepore e Critelli alla Festa dell'Unità

Rizzo Nervo, Lepore e Critelli alla Festa dell'Unità

Bologna, 25 agosto 2017 - Questione di centimetri. La colomba liberata dal segretario Francesco Critelli scarica i suoi bisogni a poca distanza da Luca Rizzo Nervo, l’assessore al Welfare seduto in terza fila e sfidante in pectore proprio di Critelli all’imminente congresso Pd. Incidente diplomatico sfiorato e risate tra i due, che nella giornata del taglio del nastro al parco Nord si sono scambiati strette di mano ed evitato polemiche, scegliendo il massimo fair play. La Festa dell’Unità edizione 2017 ha aperto sotto la ruota panoramica alta 40 metri (confermatissima), i 25 ristoranti e la massiccia la presenza delle forze dell’ordine così come ben visibili gli oltre 60 new jersey imposti dalla Prefettura contro l’allarme attentati (FOTO).

Ma politicamente parlando, si tratta anche della prima kermesse del partitone post scissione. E qui, dove gente come Pier Luigi Bersani e Vasco Errani erano habituè delle cucine, il divorzio ha un sapore amarissimo: «Fa male, la scissione è stata dolorosa – ammette Critelli –. L’invito mancato a Bersani? Come fai, sbagli. Sia che lo inviti, sia che non lo fai». Insomma, prosegue il segretario, «sono situazioni difficili, che creano imbarazzo politico e personale».

Piglio ben diverso dal monito lanciato proprio in chiave congresso: «Evitiamo inutili lacerazioni, non abbiamo bisogno di strappi», scandisce Critelli. Destinatari chiarissimi: l’ala renziana di Benedetto Zacchiroli e Marco Lombardo («La loro assenza? Nessun caso, sono in ferie, è agosto», prova a smussare il segretario), ma anche gli orlandiani delusi come il presidente del quartiere Navile, Daniele Ara che due giorni fa è tornato a criticare l’attuale segreteria dalle colonne del Carlino. «Il congresso non si fa sui giornali o sui social network – insiste ancora Critelli –, ma nei circoli e nelle cucine della Festa, parlando con iscritti e volontari. Non ci possiamo consegnare al destino di essere solo una sommatoria di correnti in contrasto tra loro».

Rizzo Nervo, ancora ignaro del pericolo colomba, applaude convinto. «La Festa non sarà un ring, ho voglia di ascoltare e parlare di politica con tutti i militanti anche in prospettiva congresso», si limita a dire. Parole da candidato, anche se l’assessore non ha ancora sciolto le riserve. Ma è il giorno di Critelli, fiume in piena dopo mesi di silenzio. L’ultima stoccata è per tutti i dirigenti del Pd: «Non mi tengo, devo dirlo – abbozza il segretario –. Abbiamo mandato una mail a tutta la direzione, chiedendo la disponibilità per lo spazio partito, che è un bel modo di parlare con i cittadini». Risposte zero: «Ma sono sicuro che dopo le ferie arriveranno». Nello spazio Pd sarà distribuito anche il questionario, elaborato dall’istituto Cattaneo, con 10 domande sul futuro del partito.

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