Sleali, vergognatevi: le frasi choc di Merola spaccano la giunta di Bologna

Siluro sugli assessori Aitini, che con i suoi non si presenta in Direzione, e Conte, con un richiamo a tutti a non usare il lavoro amministrativo per ambizioni personali. Le primarie si preannunciano infuocate

Il sindaco di Bologna, Virginio Merola (foto Serra)

Il sindaco di Bologna, Virginio Merola (foto Serra)

Bologna, 18 marzo 2021 - Il sindaco Virginio Merola attacca due suoi assessori, Davide Conte (Bilancio) e Alberto Aitini (sicurezza), e avvisa gli altri componenti della giunta. Invito a vergognarsi, porcate sleali, ambizioni personali, rivendicazione dei dieci anni di mandato e un monito a non utilizzare il lavoro svolto dall'amministrazione per la campagna elettorale in fieri: sono solo alcuni dei passaggi del messaggio che Merola ha inviato, nella chat della giunta, alla sua squadra.

Affermazioni-choc che esplodono come una vera e propria granata a poche ore dalla direzione Pd che deve decidere (almeno) il percorso per arrivare a definire il candidato sindaco Pd alle amministrative di ottobre. In lizza, come ormai è noto, l'assessore alla cultura Matteo Lepore e proprio Aitini, che vuole le primarie. Contattati dal Carlino, Merola e Aitini hanno risposto no comment.

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Tutto ruoterebbe attorno ad alcune dichiarazioni di Conte sullo sconto Tari e di Aitini su stadio (con la specifica di un uso diverso dei fondi comunali) e sicurezza. Affermazioni che Merola non ha gradito, tanto da arrivare a definirle, con una rabbia che non era mai emersa in questi anni, come porcate sleali, affermazioni prive di fondamento. Il sindaco rivendica le scelte sulla legalità, come sull'Xm24, e sulla situazione florida del bilancio.

Richiami forti per dire agli assessori (tutti, non solo Aitini e Conte) di lasciare il lavoro svolto con il Comune fuori dalla politica e di non lasciarsi guidare dalle ambizioni personali. Con un severo monito di non parlare più senza la sua autorizzazione sulle delibere della giunta, pena conseguenze.

Il dibattito, arrivati alle 21, ha avuto già una conseguenza forte per la Direzione prevista stasera: Alberto Aitini e gli esponenti dem a suo sostegno non prenderanno parte ai lavori. "Mi aspettavo che il segretario si sentisse in dovere di intervenire per difendere il mio diritto di rappresentare le idee di migliaia di cittadini bolognesi senza condizionamenti - scrive Aitini in una nota -. In attesa che vengano ripristinate le normali condizioni democratiche, ho deciso di non partecipare alla riunione della Direzione provinciale di stasera, in modo da salvaguardare questo importante organismo politico e momento democratico".

 La giunta è già spaccata.

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